Con molta probabilità, entro la primavera del 2014, tornerà a “splendere la luce” all’uscita Terni Ovest del raccordo autostradale Terni-Orte rimasta da anni senza illuminazione (con tutti i pericoli che questo comporta). L’importante risultato è stato ottenuto dall’associazione Italia Nostra che più volte aveva denunciato il problema, persistente dal lontano 2008. La svolta è arrivata con l’incontro avvenuto ieri in prefettura, alla presenza della stesso prefetto, Italia Nostra, Anas, Asm e Comune di Terni, durante il quale si sono attribuite le reali responsabilità del problema: sarebbe dovuto intervenire il Comune invece si è ottenuto l’impegno da parte di Anas e Asm di ripristinare l’illuminazione sull’uscita ternana del Rato entro la primavera del 2014.
Il presidente di Italia Nostra Terni, Andrea Liberati, scrive in una nota: “Non capita tutti i giorni che un’associazione come Italia Nostra sia riconoscente ad Anas. Eppure si deve dare atto a questa importante società statale che, sulla ‘vexata quaestio’ delle luci spente all’ingresso della città via superstrada, aveva ragione. L’ingegner Raffaele Spota, capo compartimento Umbria, e l’ingegner Mario Liberatore, dirigente Anas, hanno non solo documentalmente provato di chi fossero le reali responsabilità dell’attuale situazione, sconsolante, però doveroso dirlo: del Comune di Terni, ma si sono anche impegnati a finanziare lavori di ripristino che viceversa spetterebbero ordinariamente al solo Comune. Non a caso, Italia Nostra, aveva recentemente inviato una diffida formale a palazzo Spada che, però, aveva per l’ennesima volta rimpallato la questione su Anas. Che non c’entrava niente. Occorre anche ringraziare la Prefettura per l’ottimo lavoro avviato in queste settimane; se si riuscirà a risolvere questa piccola controversia, gravida tuttavia di potenziali pericoli per gli automobilisti, lo si deve all’intervento straordinario del prefetto, dottor Bellesini, e del vice prefetto, dottor Romano, da noi formalmente richiesti un mese or sono di esercitare i poteri sostitutivi”.
Nel corso dell’incontro avvenuto dunque ieri in prefettura – continua Italia Nostra – alla presenza di Anas, Asm, Comune di Terni e Italia Nostra, è stato anzitutto segnalato dai tecnici come l’impianto luminoso, saltato da cinque anni e comunque, secondo i rilievi di Anas, non smentiti dall’Asm, mai manutentato dal Comune, oggi sia pressoché inutilizzabile. L’Asm ha pertanto già approntato una bozza di nuovo e moderno progetto in collaborazione con Anas, assicurando minori consumi elettrici, accresciuta intensità luminosa e miglioramento della sicurezza stradale anche sotto il profilo degli strumenti di contenimento di veicoli fuori controllo. Poiché Anas Umbria ha ancora una volta ribadito la disponibilità a supportare finanziariamente pro quota tale progetto, a valere sul bilancio 2014, è probabile che, tra fine inverno e inizio primavera, le luci possano essere di nuovo accese a beneficio, restituendo quel minimo di decoro che dovrebbe contraddistinguere la porta principale di accesso alla città”.
“Il Comune – conclude Liberati – ora che si è stabilito definitivamente di chi siano gli obblighi, oltre a un necessario mea culpa, dovrebbe stanziare urgentemente le risorse necessarie. E speriamo che stavolta effettui correttamente la necessaria manutenzione periodica degli impianti. Resta l’amarezza dell’aver dovuto scomodare il prefetto e di aver accusato Anas per colpe assolutamente non sue, quando anni fa – e con minori aggravi, anche in termini di tempo perduto da dirigenti dello Stato e semplici cittadini – si poteva risolvere un problema tanto banale”.