Vatileaks, indaga anche la procura di Terni: stralcio dell’indagine su Diocesi ternana

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tribunale-di-TerniAnche la Procura di Terni indaga su Vatileaks (l’indagine in Vaticano che nei giorni scorsi ha portato a due arresti per il trafugamento di documenti della Santa Sede e che sta facendo il giro del mondo). Si tratta di uno stralcio dell’indagine sul castello di San Girolamo e sulla Diocesi di Terni nel quale era finito indagato anche l’ex vescovo Vincenzo Paglia, poi prosciolto. A riportarlo questa mattina sono Il Corriere della Sera e Il Messaggero.

L’indagine a Terni è portata avanti dal pm Elisabetta Massini, gli indagati sarebbero Francesca Immacolata Chaouqui (una dei due arrestati in Vaticano, poi rilasciata a seguito della decisione di collaborare con gli inquirenti) ed il marito Corrado Lanino.

Scrive Fiorenza Sarzanini sul Corsera: “Il fascicolo di Terni nasce nell’ambito degli accertamenti sul dissesto della Curia locale che avevano coinvolto monsignor Vincenzo Paglia. La posizione del prelato è stata archiviata, ma i controlli disposti dal pubblico ministero Elisabetta Massini hanno fatto emergere gli affari e la rete di relazioni di Chaouqui e di suo marito, esperto informatico, fino a qualche tempo fa webmaster del circuito informatico di terzo livello della Santa Sede, poi trasferito nella clinica Santa Lucia con lo stesso incarico”.

“Soprattutto – è scritto ancora nell’articolo – hanno delineato l’attività illecita che avrebbe consentito a lui di «entrare» in numerosi computer e carpire informazioni riservate da utilizzare poi per ottenere favori e incarichi per entrambi, ma anche per persone a loro vicine. Un copione analogo e forse per alcuni aspetti sovrapponibile a quello seguito da Vallejo Balda e dalla Chaouqui per ottenere notizie e rubare atti della Santa Sede in parte pubblicati nei due libri usciti ieri, in parte tuttora segreti. Una modalità di azione sulla quale si svolgeranno adesso nuove verifiche, soprattutto alla luce di quanto è poi emerso grazie al lavoro della gendarmeria vaticana guidata da Domenico Giani”.

Intanto l’avvocato di Chaouqui, Giulia Bongiorno, ha fatto sapere che la sua assistita non ha ricevuto alcuna comunicazione formale dell’indagine a carico suo e del marito da parte della procura di Terni. Né è stata sentita in questo ambito: “Non sappiamo assolutamente nulla”, si è limitata a dire il legale.

Aggiornamento ore 13,50: Secondo indiscrezione raccolte dall’Ansa, l’indagine della Procura di Terni sarà a breve inviata per competenza territoriale a quella di Roma. Gli inquirenti ternani mantengono comunque un riserbo assoluto sul fascicolo.

L’indagine sarebbe nata in seguito ad alcune intercettazioni telefoniche effettuate nel corso dell’indagine sulle presunte irregolarità nella compravendita del castello di San Girolamo. Negli accertamenti condotti dal nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza di Roma sarebbero stati ipotizzati intrusioni informatiche in computer riconducibili al Vaticano. Chaouqui e il marito sono stati quindi iscritti nel registro degli indagati e la loro posizione stralciata dal fascicolo sulla compravendita del castello. La procura di Terni non avrebbe comunque compiuto alcun atto formale o investigativo nei loro confronti non ritenendosi competente a indagare.

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