Da “commissario” della diocesi di Terni ad analista politico delle vicende nazionali. Il vescovo amministratore apostolico di Terni, Ernesto Vecchi, oggi pomeriggio ha celebrato la messa delle Palme presso gli stabilimenti dell’Ast e ha riservato parte della sua omelia alla situazione politica attuale.
“L’Italia ha bisogno di un governo stabile per dare sostegno alle aziende e lavoro alle famiglie, soprattutto alle nuove generazioni. I partiti si diano una mossa seguendo le indicazioni del presidente della Repubblica. Gli schieramenti, vecchi e nuovi, restituiscano alla politica il suo ruolo di catalizzatore del bene comune”. In particolare, è sembrato leggere nelle parole del vescovo, un invito al Movimento 5 Stelle a “collaborare”, quindi a partecipare al governo del centrosinistra. Vecchi ha infatti affermato: “Questo rito che rende presente Cristo morto e risorto, costituisce una inesauribile sorgente di speranza e dà a tutti la forza di sopportare i pesi di una crisi che solo con la collaborazione e l’apporto di tutti può essere superata”. E questo esempio di collaborazione, ha aggiunto, “lo diano anzitutto proprio le forze politiche, specialmente quelle emerse dall’ultima competizione elettorale. L’avvento sulla cattedra di Pietro di Papa Francesco – ha anche detto – è una ulteriore conferma che le cose possono cambiare”.
Un pensiero è stato ovviamente rivolto alla situazione che vedono coinvolti gli stabilimenti di viale Brin: “Le acciaierie di Terni – ha affermato Vecchi – sono un fiore all’occhiello della nostra cultura industriale. Sono nate nel 1884, agli albori della civiltà industriale, in una terra abitata da gente di ‘pasta buona’, che porta nel suo dna la capacità di intraprendere e la voglia di lavorare. Chi ha responsabilità di governo e compiti amministrativi non può lasciare decidere solo ai tecnocrati della Commissione europea o alla buona volontà di qualche gruppo industriale nazionale o internazionale”.
“Acciai Speciali Terni, dice chi se ne intende, si qualifica – ha continuato il presule – come Gruppo industriale leader per l’impiantistica moderna e per le innovazioni tecnologiche, per il rigoroso controllo della qualità dei propri processi e prodotti, per i risultati della ricerca metallurgica e per l’accurata assistenza tecnica. I 3 mila dipendenti dell’Ast, con le loro famiglie, ne sono orgogliosi e sperano che le difficoltà in atto vengano presto superate”.