Vigile urbano intimò un alunno a chiedere scusa di fronte a compagni di classe: condannato

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Si era presentato in divisa nell’aula di una scuola media della città intimando a un alunno di chiedergli scusa e colpirsi da solo con uno schiaffo per averlo, poco prima, bagnato con degli schizzi d’acqua. Oggi il vigile urbano protagonista della vicenda accaduta cinque anni fa è stato condannato dal tribunale di Terni a 20 giorni di reclusione (pena sospesa). Il giudice – che ha derubricato l’accusa di violenza privata in quelle di ingiurie – ha anche disposto un risarcimento di 12 mila euro (oltre alle spese legali) nei confronti del ragazzo, la cui famiglia si è costituita parte civile tramite l’avvocato Massimo Proietti. Il pm aveva invece chiesto l’assoluzione.

Nel settembre 2007, il vigile urbano in servizio presso il comando di Terni, mentre transitava in borghese nel sottopassaggio di via Borzacchini, sarebbe stato raggiunto dall’acqua, buttata accidentalmente dall’alto dal ragazzo che passava di lì in compagnia della sua scolaresca. L’uomo allora, indossata la divisa, qualche ora dopo si sarebbe improvvisamente presentato in classe – secondo l’accusa – interrompendo la lezione e ordinando al ragazzo di chiedere scusa per il suo gesto, oltre che di colpirsi da solo con uno scappellotto di fronte ai propri compagni di classe.

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