Di rimanere in casa dalle 22 alle 6, come disposto dal giudice, non ne voleva proprio sapere: per lui si trattava di una punizione esagerata e ingiusta. In quattro mesi un giovane ternano sottoposto a misura di sorveglianza speciale, si è fatto beccare ben 5 volte fuori dalla propria abitazione in orari a lui non consentiti. L’ultima violazione è stata accertata stanotte da una pattuglia della volante che ha riconosciuto il ragazzo in compagnia di altri giovani per le vie del centro alle ore 2.00, in barba alla misura della sorveglianza speciale alla quale è sottoposto da oltre un anno.
Le uscite notturne del giovane si sono intensificate nell’ultimo periodo: negli ultimi due mesi questa è la terza volta che L. J., 28 anni, viene arrestato e condannato dal tribunale di Terni per la medesima violazione (nelle altre due occasioni era stato denunciato). Violazione che continua a commettere perché – come dichiarato dallo stesso L.J. al giudice in occasione del primo arresto – ritiene la misura della sorveglianza speciale “troppo gravosa e non commisurata ai suoi precedenti penali” (www.ternioggi.itviola-gli-arresti-domiciliari-perche-troppo-gravosi-28enne-ternano-arrestato-e-condannato).
Stavolta però al ragazzo è andata decisamente peggio. Dopo essere stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della questura, oggi il giudice del tribunale di Terni, a conclusione del rito direttissimo, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere, ed è stato perciò accompagnato al carcere di Vocabolo Sabbione.
In occasione dell’arresto di stanotte gli agenti di polizia hanno anche trovato in terra 5 dosi confezionate di hashish, per un totale di circa 5 gr, che sono state sequestrate. Non è stato però possibile risalire ai proprietari, data la presenza di numerose persone, alcune anche con precedenti di Polizia in materia di stupefacenti. Evidentemente all’arrivo degli agenti qualcuno dei presenti se ne è disfatto frettolosamente.