Ospedale di Terni, due interventi chirurgici in diretta mondiale

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ospedale-santa-maria-terniIn occasione del 26esimo congresso internazionale della chirurgia dell’apparato digerente che si svolgerà a Roma (Auditorium del Massimo) il 19 e 20 novembre, dall’ospedale S. Maria di Terni, l’equipe diretta dal professor Amilcare Parisi eseguirà due interventi di live surgery, uno per il trattamento del tumore dello stomaco, con un innovativo approccio interamente mininvasivo per mezzo della tecnologia robotica, e l’altro per acalasia esofagea, trasmessi in diretta con centri chirurgici internazionali.

La stessa azienda ospedaliera ternana spiega che il congresso è un evento unico nel suo genere che fa della chirurgia in diretta lo strumento principe per fare un punto sulla chirurgia digestiva, dalle tecnologie d’avanguardia agli aggiornamenti italiani e stranieri. Coinvolgerà oltre 60 sale operatorie in tutto il mondo collegate contemporaneamente; sono 3mila gli iscritti che seguiranno le procedure presso l’Auditorium del Massimo a Roma, 100mila gli utenti attesi che seguiranno le procedure nei diversi centri internazionali e via web streaming.

Amilcare ParisiIl direttore della struttura complessa di chirurgia digestiva e del dipartimento di chirurgia dell’apparato digerente e gastroenterologia dell’Azienda ospedaliera S.Maria di Terni, Amilcare Parisi spiega: “Si tratta di una grande opportunità per tutti noi. Eseguiremo in diretta due procedure chirurgiche, con possibilità di dialogo con gli operatori degli altri centri e con tutti i partecipanti al congresso. Utilizzeremo l’approccio robotico, una tecnica che siamo riusciti a sviluppare grazie al supporto della direzione aziendale, che ha investito in termini di aggiornamento tecnologico e di formazione e riorganizzazione di tutto il personale coinvolto”. La struttura diretta dal prof. Parisi è infatti specializzata da anni in chirurgia oncologica mininvasiva, dove le tecniche laparoscopiche e anche robotiche sono ormai praticate di routine come in pochi altri centri in Italia.

In particolare, nel corso della diretta, sarà eseguito un intervento per tumore dello stomaco utilizzando una innovativa tecnica chirurgica per il trattamento del cancro dello stomaco, messa a punto dal prof. Parisi insieme alla sua equipe, utilizzando un approccio interamente mininvasivo per mezzo della tecnologia robotica. Una procedura unica, la cui ideazione è partita proprio dal centro ternano e che ora è oggetto di pubblicazione su una prestigiosa rivista internazionale. L’intervento, una gastrectomia totale, è tra i più complessi nell’ambito della chirurgia dell’apparato digerente e consiste nell’asportazione di tutto lo stomaco con associata rimozione in un unico blocco di tutte le stazioni linfonodali loco-regionali, secondo le più aggiornate linee guida oncologiche internazionali, e nella successiva ricostruzione del tratto digerente. L’unicità della procedura è l’esecuzione di tutte queste fasi dell’intervento senza l’apertura della parete addominale, completamente mediante strumenti robotizzati. Tutto questo attraverso alcune piccole incisioni di soli 8mm.

Parisi commenta ancora: “L’intervento chirurgico deve seguire delle regole che garantiscano la radicalità oncologica, in modo da perseguire un intento curativo e una lunga sopravvivenza. Il dipartimento di Chirurgia Digestiva dell’Azienda ospedaliera di Terni ha una rilevante esperienza e casistica in questo ambito e oggi si pone all’avanguardia nel trattamento del cancro gastrico e si candida come centro di riferimento internazionale per questa patologia. Inoltre, grazie alla disponibilità di un robot ‘da Vinci Si’ di ultima generazione, l’abilità tecnica dell’operatore si associa ad un intervento svolto completamente in chirurgia mininvasiva. In questo modo la garanzia di un intervento radicale si unisce ad un eccellente decorso post-operatorio caratterizzato da un ridotto dolore, un veloce recupero della funzionalità digestiva e una rapida dimissione, in media dopo appena 3 giornate dall’intervento, con un netto miglioramento della qualità della vita rispetto ad un approccio in chirurgia tradizionale”.

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