Ipotesi Rieti accorpata alla Provincia di Terni: nel reatino c’è già una raccolta firme

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La decisione del governo Monti di tagliare le province ha innescato un ampio dibattito sul futuro delle città coinvolte. Tra le varie ipotesi in campo, anche quella di cambiare regione di appartenenza. Così, mentre a Terni c’è una raccolta firme per passare con la Regione Lazio, all’opposto, a Rieti si raccolgono firme per passare alla Regione Umbria. Un paradosso frutto di tanti anni di pastrocchi istituzionali, di enti regionali mal concepiti e ancor peggio amministrati.

Il comitato promotore del referendum che chiede il distacco di Rieti dal Lazio e l’ingresso in Umbria è presieduto da Moreno Formichetti, segretario provinciale Uil della funzione pubblica: “Sono con me – dice al Corriere dell’Umbria – anche diverse associazioni e molti sindaci dei comuni confinanti con Terni”. Lo stesso Formichetti commenta quindi la raccolta firme in atto a Terni per il passaggio nel Lazio: “Hanno idea questi signori dei problemi che ha oggi il Lazio? La sanità pubblica commissariata che sta sparendo, hanno già chiuso gli ospedali di Magliano e Amatrice, resta solo Rieti ma con meno servizi”. Il sindacalista è netto: “Roma assorbe tutte le risorse e se c’è da tagliare, taglia nel territorio”. Per Formichetti un’accorpamento con Viterbo sarebbe “una disgrazia maggiore. Assorbirebbe le poche risorse perché più grande. Per non parlare poi del disagio: Terni con la nuova superstrada è a dieci minuti di auto, Viterbo a un’ora e mezzo”. Il promotore reatino afferma quindi che “con Terni c’è una continuità territoriale. L’Umbria prendendo Rieti avrebbe la montagna del Terminillo che è stata sempre abbandonata dal Lazio. C’è una via d’acqua che collega i due territori che parte dal lago di Piediluco e attraverso il fiume Velino arriva al lago Turano. Ci potrebbe essere un’unica politica turistica per i laghi ternani e della Sabina. Per noi – conlude – si tratterebbe di tornare all’antico, alle radici, a una storia comune”.

Tralasciando il fatto che per completare l’iter burocratico di passaggio da una regione all’altra occorrono diversi anni (come spiegato nell’articolo: ternioggi.it/le-ipotesi-per-terni-passaggio-al-lazio-riequilibrio-territoriale-mappa-della-nuova-provincia-e-le-altre), se entrambi i comitati, quello di Terni per il Lazio e quello di Rieti per l’Umbria, avessero la meglio nelle votazioni del referendum ed ottenessero il cambio di regione, ci ritroveremmo con una cartina geografica rivoluzionata per ottenere lo stravagante risultato di Rieti in Provincia di Perugia e Terni accorpata con Viterbo. Insomma, Terni fuggirebbe da qualcosa che si prenderebbero di corsa i reatini; i ternani invece spalancherebbero le porte della città a quanto rifiutato da Rieti. Tale scenario, seppur ipotetico e di difficile realizzazione, è emblematico della situazione e chiaro segnale del caos totale che regna oggi sul riassetto istituzionale.

A questo punto c’è però chi propone un semplice allargamento dei confini dell’Umbria, con Terni che rimane nel cuore verde e salva l’ente provinciale annettendo Rieti. “Se, operando una scelta coraggiosa, si accorpassero le Province di Terni e di Rieti, si costituirebbe un ente che amministrerebbe 400 mila abitanti (il minimo e’ 350 mila) e un territorio di quasi 5 mila chilometri quadrati (il minimo è 2500), dunque con adeguati parametri per quanto concerne abitanti ed estensione. L’Umbria stessa crescerebbe superando il milione di abitanti, salvando la Provincia di Terni e tornando ai vecchi confini”. E’ proprio questa la proposta del capogruppo della Lega nord alla Regione Umbria, Gianluca Cirignoni.

Tale prospettiva, secondo il capogruppo leghista, sarebbe preferibile sia alla soppressione della Provincia di Terni che al passaggio della città di San Valentino nel Lazio: ”Passerebbero così dalla padella alla brace – ha detto Cirignoni – da una Regione virtuosa ad una con pesanti problemi nei conti della sanità, da seconda Provincia regionale a territorio marginale di una Regione in cui Roma, per ovvi motivi, rappresenta l’assoluto baricentro”.

”Seguendo lo sviluppo della strada Terni-Rieti – ha concluso l’esponente leghista – ed unificando quei territori, per i quali Terni continuerebbe ad essere il centro di riferimento economico – amministrativo, si eviterebbe di creare una mega Provincia di Perugia da 900 mila abitanti sovrapposta territorialmente alla Regione stessa. Con una tale estensione territoriale le difficoltà incontrate già ora nella gestione provinciale non potrebbero che aumentare esponenzialmente”.

Intanto continua il sondaggio tra i nostri lettori:
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  • Eros Salvati

    Le stranezze della vita!!! A Rieti,sindacato e sindaci raccolgono firme per poter entrare nella Nostra provincia,da noi solo un comitato spontaneo con relativa raccolta firme,per salvarla.Situazione paradossale che,ci fa capire quali sforzi,per modo di dire,stia producendo la Nostra classe dirigenziale!!!.”Le tutto da rifare”

    • Trekker1978

       http://www.facebook.com/groups/253140888137532/

  • mario60

    E’ pazzesco il solo pensare ad un’annessione di Terni al Lazio.
    Il Lazio è Roma e Roma essendo la Capitale assorbe tutto. Il solo servizio pubblico Rieti – Roma è vergognoso; io abito a Rieti e cari amici Ternani non fate questa pazzia che sarebbe un errore mortale per ogni vostra speranza di una vita decente. Rieti è bellissima ma è totalmente isolata. Un’unione Terni-Rieti è la cosa più meravigliosa, intelligente e razionale che si possa pensare e realizzare.

  • Patrizio

    La notizia è al momento non verificata. Non c’è nessuna raccolta firme a Rieti, come si può facilmente controllare.
    Un conto è ipotizzare un referendum, mettendo insieme molti comuni, e la vedo difficile, un conto è dire che c’è la raccolta firme, ma poi constatare che non c’è…

  • Alex ialenti

    Terni nel Lazio???? Ma stiamo scherzando spero??? I ternani veri sono umbri e fieri di esserlo. Perché poi si deve passare da una regione piccola e, comunque, vivibile bella ed accogliente ad una regione che è fagocitata dal centralismo amministrativo e burocratico di Roma. Oltre a ciò Terni è storicamente e culturalmente UMBRIA e BASTA…NON DICIAMO ERESIE…torniamo ad essere seri…

  • Alexialenti

    Io non ho simpatia per la Lega, ma di sicuro quando criticano il centralismo fagocitante romano hanno ragione. E, sinceramente, come umbro mi sento più vicino alla toscana o all’emilia romagna che a Roma, per ragioni storiche e politiche: L’Umbria è una regione che ha una storia “rossa” esattamente come lo è la Toscana o l’Emilia romagna cosa che non è il Lazio…

  • Manuebel1

    ma quando si dicono certe sciocchezze non c’è censura intellettuale? Allora passiamo con le Marche così abbiamo il mare Adriatico , il Conero …. ma basta, Terni è la vera Umbria, il nostro verde ( a parte  quello andato in fumo in questi giorni!) la Conca è Umbria, il Lazio non aiuterebbe, già stanno inguaiati, figurarsi se arrivassimo noi, belle belli, con i nostri guai! Se vogliamo dimostrare la nostra voglia di riemergere facciamo in modo che Perugia accetti le nostre richieste e sia più accettabile la convivenza

  • Krebsnet

    messa così il sondaggio non ha senso. “terni dovrebbe rimanere in umbria” se insieme a Rieti. Se Terni rimanesse in umbria sotto perugia.. no, grazie…

  • Cristianomuti

    TERNI è UMBRIA. Facciamo una lotta seria e basta senza confidare nei nostri “rappresentanti” e apriamo a Rieti e le sue istanze se concrete. Il RITORNO di Rieti e la sabina in UMBRIA sarebbe stupendo. Storia, usanze, ecc. ecc. Una Provincia unificata di Terni-Rieti in Umbria sarebbe la cosa più naturale e sensata che si possa auspicare. Una Provincia forte e unificata per cultura e territorio nella Bassa Umbria. Se questa è una possibile via attiviamoci e lottiamo per le nostre identità. Mai in una regione insensata e semi-commissariata come il lazio. Rieti era Umbria…che ritorni. Personalmente ne sarei felicissimo.

  • Cristianomuti

    Come l’anno scorso tutto si bloccò per vizi e probabile anticostituzionalità….spero tanto che avvenga lo stesso. Qualcosa…leggendo quà e là…mi dice che minimo…servirebbe un referendum per fare una cosa simile e non un “colpo di spugna” così semplice. Comunque…la politica in generale…e nello specifico anche quella che stà emergendo in umbria….fà venire i brividi. L’unico taglio da fare subito sarebbe proprio quello….tagliare tutta la malsansa mandria…

    Saluti e…Sempre e per sempre TERNI unico Amore.

  • Mariodng

    Tutte le cose dette possono essere più o meno condivisibili nell’ambito di un conflitto di natura politica. Ma se il problema fosse l’incapacità della classe politica ternana di creare le condizioni di un maggior rispetto politico da parte della Regione Umbria, si può pensare che ciò che non è riuscito con i perugini possa produrre un esito diverso con i romani?

  • Mariodng

    Inoltre confermo una conferenza stampa a Terni dei promotori della raccolta di firme di Rieti per giovedì…

  • Forzanuova

    La nuova provincia di TRIETI e’ l’unica via da seguire per la crescita dei due attuali territori, entrambi snobbati e depauperati dalle riepettive regioni. TRIETI  sarebbe meglio in Umbria, dato che il Lazio ha buchi di bilancio molto profondi.
    Forza, con questa realizzazione e al diavolo chi ci vuole male!

  • Michele Schippa

    Roma e provincia dovrebbe fare regione da sola con i suoi oltre 4 milioni di abitanti; Regione di “Roma capitale “; Rieti e Viterbo accorpate all’Umbria,che troverebbe il suo naturale sbocco al mare,(versante tirrenico, dove appunto l’Umbria si trova) con Montalto e Tarquinia e diventerebbe una regione più competitiva su economia e turismo

  • paolo proietti

    io direi di rimanere cosi come stiamo ognuno alla propria provincia e che i politici si abbassasero i propri stipendi a livello di un semplice operaio,cosi dopo si vede se qualcosa cambia,invece di tagliare e aumantare le tasse al salasso
     

    • l’ipotesi piu certa sarebbe la divisione del territorio umbro
      se poi c’e’ l’annessione di Rieti a Terni sono felicissimo,importante che Terni e Rieti non spariscano come province e Perugia non si prenda tutto come vorrebbe fare ma con i ternani (non politici) sbattono proprio male

  • Colkrim

    Bisognerebbe ridisegnare i confini dell’ Umbria per fare in modo che la popolazione umbra sia nella stessa regione . la popolazione umbra è divisa in tre regioni diverse mentre il suo capolugo (perugia) non è una città umbra. Siamo stufi di essere terreno di conquista da parte di Roma e Perugia è ora di finirla con la speculazione a danno degli umbri . Forse il governo involontariamente ci ha fatto un assist ora sta a noi metterlo in rete.

  • Patce51

    Meglio con Rieti. ”
    Ritorno al futuro”