Due pensionati: uno tenta il suicidio, l’altro lo salva mettendo a repentaglio la propria vita. La storia a lieto fine di un inconsueto atto eroico arriva da Arrone e la riporta sul Corriere dell’Umbria, Antonio Mosca. In una situazione simile a quella in cui si è trovato G.B., 75enne, gran parte dei ventenni avrebbe titubato, sarebbe rimasto paralizzato dalla paura o si sarebbe limitato a digitare il numero di emergenza su uno smartphone. Il 75enne protagonista di questa storia invece non ha avuto alcuna incertezza: si è tuffato in acque gelide ed ha sfidato la corrente per mettere in salvo un arronese di 83 anni.
La vicenda è avvenuta una mattina di pochi giorni fa: l’eroe dai capelli grigi, G.B., stava lavorando nel proprio orto, quando a poche decine di metri da lui, sul ponte di via Matteotti, ha visto un uomo sporgersi rischiosamente dalla balaustra. Ha cominciato ad urlare cercando di farlo desistere dalle orribili intenzioni. Un vano tentativo: l’uomo ha scavalcato e si è gettato a testa in giù nel Nera. L’acqua era molto fredda, la corrente l’ha trascinato per un centinaio di metri. G.B. assistendo alla scena si è reso conto che in pochi minuti il fiume avrebbe avuto la meglio sulle forze dell’83enne e senza aspettare un attimo si è tuffato nel fiume. Una volta raggiunto, ha afferrato il pensionato per un braccio e con fatica è riuscito a portarlo a riva.
L’ambulanza ha poi trasportato l’83enne in ospedale: una prognosi di 30 giorni per la guarigione delle ferite riportate in tutto il corpo. Nessun problema per G.B., solo un raffreddore fuori stagione. A spingere l’anziano al tentativo di suicidarsi, sarebbe stata la disperazione per una malattia che ha colpito la moglie.
