Ieri in un’assemblea pubblica il comitato abolizione tassa Tevere-Nera ha puntato il dito contro la Regione e il sindaco di Terni. Il comitato accusa le istituzioni di non aver mantenuto le promesse e di essersi completamente disinteressati della vicenda che riguarda molti cittadini.
Tra i rappresentanti della Regione è stata fortemente criticata la presidente, Catiuscia Marini, l’assessore all’Agricoltura Cecchini, l’assessore ternano Rossi, il presidente del Consiglio e i consiglieri regionali ternani, che non hanno ancora applicato la legge, approvata ormai da un anno, che prevede la riacquisizione delle competenze in materia di bonifica e tutela idrogeologica da parte della Regione e che vieta al consorzio qualsiasi assunzione.
Di Girolamo, invece, viene chiamato in causa per la sua totale assenza nella vicenda, avendo mostrato “una preoccupante debolezza per l’incapacità o la non volontà di spendere, anche pubblicamente, una sola parola contro quest’assurda situazione e a difesa della legalità e della dignità dei propri concittadini”. Inoltre il Sindaco per il comitato non ha tenuto minimamente conto dell’atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale con il quale, fra l’altro, si chiedeva alla Regione di bloccare l’invio delle cartelle e il commissariamento del consorzio.
In base a quanto scritto in un comunicato, il comitato si adopererà contro questa situazione di totale assenza delle istituzioni con due diverse azioni: la prima riguarda la consegna alle autorità competenti di una denuncia “affinché la magistratura verifichi se in questa vergognosa vicenda si siano manifestate ipotesi di reato relative alla mancata definizione e applicazione della legge 18 e del regolamento regionale n° 6 dell’11 aprile 2012 da parte di coloro che, a diverso titolo, hanno competenze in materia”. Sarà inoltre indetta una conferenza stampa da tutti i comitati presenti nei diversi territori interessati dalla tassa, per “denunciare, all’intera opinione pubblica umbra, l’inadempienza e l’inaffidabilità della Regione sempre più lontana dai problemi delle nostre comunità”.
Infine, qualora nei prossimi mesi non ci saranno azioni concrete da parte delle istituzioni locali sulla questione Tevere-Nera, il comitato chiamerà a raccolta i cittadini “ad un’ulteriore mobilitazione fino all’occupazione simbolica delle sedi istituzionali locali e regionali”.
