Convince giovane rumena a trasferirsi a Terni poi la violenta e la costringe a prostituirsi: rumeno condannato

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Le promesse di una vita migliore in Italia dove avrebbe avuto un lavoro regolare e retribuito. Una 21enne rumena aveva creduto alle parole di un suo connazionale di 25 anni e nel 2009 aveva accettato di trasferirsi a Terni. Una volta giunta nella Conca però, i sogni si erano trasformati in un tremendo incubo. Quello che doveva essere il suo benefattore si è infatti trasformato nel suo aguzzino: il 25enne ha da subito costretto la giovane a prostituirsi a Terni e Roma e ad avere rapporti sessuali con lui.

La 21enne si è ritrovata lontana da casa e nelle mani di un connazionale privo di scrupoli, che la teneva segregata in casa, a volte senza cibo, violentata sessualmente e costretta a prostituirsi in strada. Una condizione tremenda che è durata fino a quando una sera di marzo 2009, alla stazione Tiburtina di Roma, un medico ha notato le precarie condizioni fisiche della giovane che appariva malnutrita e in stato di shock. Soccorsa, la povera 21enne ha capito di avere l’occasione per mettere fine alle sue sofferenze ed ha denunciato tutto alla polizia. Gli agenti, dopo le prime indagini, hanno arrestato il 25enne con le accuse di sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù e violenza sessuale. Oggi il tribunale di Terni ha condannato il rumeno a 7 anni di reclusione.

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