Questa mattina Arpa Umbria ha presentato il nuovo sistema di monitoraggio dell’aria nel ternano. Il progetto di adeguamento delle stazioni di rilevamento è stato illustrato a palazzo Gazzoli, a Terni, dall’assessore regionale all’Ambiente Silvano Rometti, dal presidente della Provincia Feliciano Polli e dal direttore regionale dell’Arpa Svedo Piccioni. Nel corso dell’incontro è stato affermato quanto già era emerso nei giorni scorsi: le vecchie centraline collocate a Borgo Rivo e via Carrara sottostimavano la quantità di polveri sottili mentre quella installata a Le Grazie, dotata di un sistema di rilevazione più recente, forniva dati più accurati facendo erroneamente apparire il quartiere come il più inquinato.
Sei delle 13 stazioni presenti nel territorio (Terni Borgo Rivo, Terni Carrara, Terni Le Grazie, Terni Verga, Narni Scalo e Orvieto Ciconia) – è stato spiegato – sono state cedute dalla Provincia alla Regione e, attraverso Arpa, adeguate al nuovo progetto di rete: sono stati infatti svolti interventi di sostituzione, dismissione e nuova installazione degli strumenti di rilevazione.
“L’investimento da parte della Regione è stato ingente – ha commentato Rometti – un milione e 200 mila euro circa, ma attraverso l’adeguamento della rete di controllo e il passaggio ad un unico soggetto referente si assicureranno criteri omogenei di rilevazione e trasparenza nella comunicazione dei dati. E’ un fatto importante soprattutto nell’area ternana, dove il tema è particolarmente sentito. Anche se nella Conca sono stati investiti dalle Acciaierie ben 19 milioni di euro per sistemi di filtraggio e abbattimento delle polveri in atmosfera, le dispersioni degli inquinanti possono risultare più difficoltose che altrove. Da qui la necessità di potersi avvalere di apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia per il monitoraggio. L’importante ora – ha concluso Rometti – è anche agire sulle cause, riducendo il traffico dei mezzi pesanti e il riscaldamento a legna”. A questo proposito, ha aggiunto l’assessore, l’apporto del provvedimento delle targhe alterne è praticamente nullo.
A causa degli interventi di adeguamento, in ogni stazione è stato necessario spegnere alcuni analizzatori per un periodo in cui non è stato possibile rilevare i dati della qualità dell’aria. Completati gli interventi, gli analizzatori sono stati riaccesi ed è quindi ripresa la regolare rilevazione dei dati in quasi tutte le stazioni. “Le rilevazioni saranno sempre più precise, considerando che le centraline di vecchia generazione sottostimavano di almeno il 20% la presenza di Pm10” ha spiegato il direttore provinciale dell’Arpa Adriano Rossi.
A giorni saranno pronti anche dei monitor che comunicheranno in tempo reale la situazione dell’aria. Le altre stazioni che facevano parte della rete di monitoraggio della Provincia e che non sono passate sotto la gestione Arpa, andranno invece in parte a costituire una futura rete di monitoraggio industriale. Di questo progetto si sta occupando l’amministrazione provinciale in collaborazione con le aziende del territorio soggette ad Aia. Una volta riqualificate e riposizionate (il progetto dovrebbe riguardare le stazioni di Prisciano, Maratta, Polymer, Narni Scalo e Montoro), le centraline entreranno a far parte anch’esse della gestione Arpa.
Infine è stato sostenuto che nel ternano la quantità di polveri sottili rimane costante anche se va migliorando la loro qualità.