Dai sindacati di polizia Siulp e Sap arriva un’ipotesi destinata a far discutere: a ferire il sindaco di Terni durante il corteo dei lavoratori Ast potrebbe essere stato un manifestante con un ombrello e non una manganellate delle forze dell’ordine.
Ad avanzare questa ipotesi sono il segretario regionale del Sap Claudio Senese e quello provinciale del Siulp, Sandro Donnola che scrivono: “Ci spiace umanamente per quanti sono rimasti feriti negli scontri, compreso il sindaco di Terni, anche se occorre accertare bene la dinamica dell’accaduto perché il ferimento del primo cittadino potrebbe non essere stato causato da una manganellata di un operatore di polizia, ma dall’ombrello di un manifestante”.
In una nota congiunta, i sindacati di polizia “esprimono rammarico e preoccupazione per i fatti avvenuti oggi in città che sono sfociati in violenze” aggiungendo che “è tutta da verificare la dinamica dei fatti e occorre comprendere in che termini e in che modi poteva essere occupata la stazione ferroviaria, anche solo simbolicamente, al fine di evitare da parte delle forze dell’ordine l’uso della forza, pur legittimo”.
Aggiornamento ore 21: il sindaco Di Girolamo in un’intervista al Tg1 andata in onda anche su altri Tg della Rai ha replicato all’ipotesi dei sindacalisti affermando: “Ho ricevuto una manganellata da uno dei poliziotti schierati. Io ho visto arrivare la manganellata e mi sono voltato di spalle per non riceverla in volto. Non c’è stato nessun manico di ombrello”. Di Girolamo ha anche aggiunto di aver ricevuto una telefonata dal premier Enrico Letta “che mi ha confermato che ci sarà un’inchiesta che approfondirà le responsabilità di tale fatto veramente inammissibile”.
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