Tutti d’accordo sulla necessità di salvaguardare l’Isrim e scongiurare la messa in liquidazione ma, apparentemente, senza avere una strategia precisa. E’ emerso questo nell’incontro di stamattina in Regione cui hanno partecipato gli enti locali, le organizzazioni sindacali e le rsu dei lavoratori, l’assessore regionale Vincenzo Riommi, l’assessore comunale Sandro Piermatti, quello provinciale Rosati e l’amministratore unico dell’Isrim, Cipollone (dipendente di Sviluppumbria). Una posizione unanime che può far sperare i ricercatori del centro di Pentima nonostante non siano stati comunicati effettivi provvedimenti da intraprendere.
A fare un resoconto dell’incontro è l’assessore comunale Piermatti: “C’è stata un’approfondita discussione, tutti hanno riconosciuto il valore dell’Isrim nell’ambito della ricerca e dell’innovazione e tutti hanno convenuto che è un soggetto da salvaguardare per il suo ruolo che gioca nel territorio e nelle dinamiche industriali ed economiche della Regione. Tutte le parti hanno condiviso che è necessario fare tutti i tentativi per evitare la messa in liquidazione dell’istituto, condizioni che verranno esaminate già nell’assemblea dei soci prevista per l’8 agosto”.
Non c’è stato quindi alcun rinvio dell’assemblea come richiesto dal senatore del Movimento 5 Stelle, Stefano Lucidi (qui l’articolo), e non è stato specificato quali siano i “tentativi per evitare la messa in liquidazione”. Qualora si registri ancora l’assenza di un vero piano di rilancio, le ipotesi in campo sembrano essere due: un drastico taglio di costi e spese con conseguente forte ridimensionamento dell’istituto e perdita di diversi posti di lavoro oppure la cessione di tutte le quote pubbliche a soggetti privati (di difficilissima attuazione visti i tempi).
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