Fin dalla sua nascita l’evento TerniOn è sempre stato accompagnato da polemiche, critiche e contestazioni, sfociate anche in querele per diffamazione. Quest’anno, per la prima volta, tutto era filato liscio. Almeno fino a questa mattina, fino alla conferenza stampa di presentazione: è bastata una scintilla per riaccendere la polemica.
A scoccare la scintilla è stata proprio Eventi srl, l’azienda organizzatrice, che presentando questa edizione 2014 ha voluto spontaneamente affrontare l’argomento del ruolo della pubblica amministrazione e dei finanziamenti pubblici. La società ha sostenuto: “L’organizzazione di TerniOn è curata, sin dalla sua prima edizione, dalla società Eventi Srl che nel 2012 si è aggiudicata il bando ‘euro zero’ (ovvero senza contributi economici pubblici) elaborato dal comune di Terni. L’intera manifestazione si basa su risorse e sponsorizzazioni private e sul fondamentale contributo tecnico e organizzativo dell’amministrazione comunale”. Nel giro di pochi minuti il giornalista Andrea Fabbri ha contestato tali affermazioni con un post su Facebook e annesso documento.
Fabbri ha pubblicato la foto contenuta in questo articolo: è il contratto di sponsorizzazione da 5 mila euro versati da TerniReti (società di proprietà del Comune di Terni, palazzo Spada detiene il 100% delle quote) per l’edizione 2013 di TerniOn. A corredo dell’eloquente documento il giornalista ha scritto: “Qualcuno, spesso, romanza o fantastica sulla polemicità dei ternani. Fin quando ci sarà qualcuno che vuol farsi gioco dell’intelligenza dei cittadini, ci sarà sempre qualcun altro che lo farà notare. E’ da osservare che TerniReti, che eppure ha sponsorizzato per 5 mila euro l’edizione 2013 di TerniOn è una società a capitale interamente pubblico (Comune di Terni), come certifica l’art.7 dello statuto della società stessa. Coerenza please. I cittadini vanno rispettati”.
A promettere di rinfocolare le polemiche arriva infine Francesco Bartoli, esponente di Confimpresa e contestatore della prima ora nei confronti degli organizzatori di questo evento. Commentando il documento pubblicato da Fabbri, Bartoli scrive: “Lo dico da anni, ma aspetta ancora qualche giorno poi parlo io. Non voglio fargli la minima pubblicità gratuita quest’anno”.
