Sembrerebbe sotto controllo la situazione dell’incendio che da lunedì sta bruciando la Valserra (Terni). Sembrerebbe, perché purtroppo troppe volte in questi giorni, complici anche le condizioni meteorologiche, abbiamo visto le fiamme tornare ad ardere.
Attualmente l’ampio fronte del fuoco è stato notevolmente ridotto dal lavoro effettuato ieri pomeriggio e nella notte appena trascorsa.
Risultano attivi ancora due focolai, anche se le fiamme non stanno aggredendo nuove zone boschive. I focolai sono a Fontana della Mandorla e a Rocca San Zenone, in prossimità di una delle tre rocche.
L’attesa è per i mezzi aerei che sono già stati assegnati all’area di Terni. Se, come speriamo, le operazione dovessero portare allo spegnimento definitivo, la protezione civile conta di far rientrare i residenti evacuati dalle zone di Fontana della Mandorla e Colli della Rocca a partire dal pomeriggio di oggi. Più complessa la situazione per gli 80 sfollati di Rocca San Zenone dove prima di autorizzare il rientro nelle abitazioni sarà necessario procedere alle verifiche statiche dell’area a ridosso del centro abitato. Le verifiche richiederanno alcuni giorni.
Nel frattempo si è svolta nella giornata di ieri, una riunione tecnica presieduta dal viceprefetto Vicario Gambassi cui hanno partecipato il vicesindaco del Comune di Terni Malafoglia, i rappresentanti della Protezione civile regionale e comunale, del servizio viabilità della Provincia, dei Vigili del fuoco e delle RFI e Trenitalia.
Il rappresentante dei Vigili del Fuoco ha fatto presente che, se la situazione sembra sotto controllo, il merito è del massiccio utilizzo dei mezzi aerei che hanno attaccato le fiamme dall’alto per tutta la giornata di ieri, insieme al numeroso, e fondamentale, personale utilizzato a terra.
La riunione ha avuto anche l’obiettivo di approfondire l’aspetto relativo alla stabilità della zona percorsa dal fuoco.
Al riguardo, i rappresentanti della Provincia hanno riferito che sono già iniziati i lavori di messa in sicurezza della strada provinciale Valserra – attualmente chiusa dal km 2 al km 5 – con la rimozione di piccoli massi e detriti e con il taglio della vegetazione che potrebbe invadere la carreggiata in caso di piogge, per consentirne la riapertura già nei prossimi giorni, almeno a senso unico alternato.
Sempre se, triste ma vero, arriveranno fondi dalla Regione. Infatti il presidente provinciale Lattanzi continua a denunciare l’estrema difficoltà dell’ente, e continua a richiedere di assegnare con urgenza alla Provincia di Terni le risorse necessarie per le opere strutturali di messa in sicurezza al fine di procedere alla riapertura della strada provinciale. Tali risorse, stimate sulla base di rilievi eseguiti dal personale tecnico dell’ente, ammontano a 600mila euro.
Fotografie e video by FoolFloyd
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