“Il Ceo di Thyssenkrupp, Heinrich Hiesinger, ha confermato il progetto di cedere l‘impianto italiano che produce acciaio inossidabile, Acciai Speciali Terni (Ast), aggiungendo che si tratta dell‘unico asset del gruppo attualmente in vendita.”
A riportarlo è stata nella giornata di ieri l’agenzia di stampa Reuters, riportando parole che Hiesinger ha pronunciato alla presentazione dei risultati di fine anno, confermando le notizie che già erano uscite in Maggio.
Una notizia del genere ha portato ad ovvie reazioni da parte di un po tutta la scena politica ternana, in primis quelle del senatore PD Gianluca Rossi: “Il Governo intervenga con decisione dopo le dichiarazioni inerenti la possibile vendita del sito produttivo ternano. Nei mesi passati più volte è stato chiesto di chiarire la prospettiva di AST, attraverso atti parlamentari e dichiarazioni pubbliche, anche in ragione delle decisioni riguardanti la joint venture con Tata steel. Oggi rinnovo la richiesta anche al management di Thyssen Krupp, che spero non risponda con le solite dichiarazioni di rito”
Più drastico Marco C. Cecconi di FI, che punta il dito verso l’amministrazione comunale e la sinistra in generale, rea di essere stata distratta dalle udienze alla Corte dei conti per il predissesto e da altri affari: “mentre i tedeschi confermano adesso in termini inequivocabili un intenzione già anticipata a maggio scorso, a Terni come a Perugia come a Roma la sinistra di potere conferma di essere totalmente incapace di farsi carico degli interessi del territorio tanto quanto di quelli del Paese, incapace di governare i processi, orientare le decisioni, perseguire un disegno e una prospettiva, progettare una politica industriale, insomma totalmente incapace di dare un futuro all’acciaio italiano.”
Ma le parole più importanti sono sicuramente quelle espresse in mattina da Massimiliano Burelli, amministratore delegato di Acciai Speciali Terni in accordo con il consiglio di amministrazione: “Da quando AST è tornata in thyssenkrupp nel 2014, l’azionista ha sempre dichiarato che l’azienda è un’importante risorsa, con un grande potenziale, ma non costituisce un asset strategico per tk, come ribadito ieri dall’AD di thyssenkrupp, Heinrich Hiesinger durante l’annuale conferenza stampa: questa è una valutazione che risale a più di tre anni e mezzo fa e si riferisce al ruolo della nostra azienda all’interno di una visione strategica della thyssenkrupp. Dal nostro punto di vista, nulla è cambiato: siamo e rimaniamo una costola importante della Business Area Materials Services, e non rientriamo, come già comunicato, nella Joint Venture pianificata fra thyssenkrupp Steel Europe e Tata Steel Europe.
Parole interlocutorie quelle dell’AD di AST, che continua ribadendo “quanto detto lo scorso 16 Ottobre ai segretari nazionali delle organizzazioni sindacali: disponiamo di importanti sinergie all’interno della nostra Business Area, da quando ne siamo entrati a fare parte, abbiamo cominciato a sviluppare un nuovo modello industriale, le nostre performance sono cresciute, mese dopo mese, ed Ast è tornata a fare utili. Da Aprile 2014 abbiamo contribuito in maniera costante alla crescita dell’EBIT, nonostante le difficili condizioni di mercato: la nostra ambizione è proseguire, per migliorare ulteriormente il
ruolo ed il valore di AST.”
“Oggi – conclude Burelli – possiamo confermare il nostro ottimismo sul futuro del sito di Terni. Continuando con il nostro programma di miglioramento, potremo raggiungere i nostri obiettivi, diventeremo più competitivi sul mercato interno e sui mercati internazionali.”