Il 26 gennaio prende il via all’ospedale di Terni il primo corso di formazione “per operatori della speranza”, un percorso formativo aperto a tutti (con crediti ECM per gli operatori sanitari), che fornirà gli elementi teorico-esperienziali per costruire una relazione di aiuto finalizzata a sostenere la persona malata e per preparare a svolgere il servizio di volontariato in ospedale. Per informazioni e prenotazioni presentarsi domani, 26 gennaio alle ore 14 nell’Aula “A” del Centro di Formazione dell’Azienda ospedaliera di Terni oppure contattare direttamente il Centro di Formazione (tel. 0744205090 – [email protected])
Il corso è diviso in due parti. Nella prima parte, sette incontri che si svolgeranno dal 26 gennaio al 9 marzo, verranno forniti elementi teorico-esperienziali (è necessario frequentare l’intero corso teorico per acquisire i crediti ECM). La seconda parte, dedicata a chi vuole prestare servizio di volontariato, prevede un periodo di tirocinio di minimo 4 presenze in alcuni reparti dell’ospedale.
Nel primo appuntamento del 26 gennaio (ore 14-17) saranno il vescovo Giuseppe Piemontese ed il direttore generale Maurizio Dal Maso ad introdurre i temi del corso, seguiti da padre Angelo che approfondirà gli aspetti teologico-missionari e dalla dott.ssa Paola Weber che inquadrerà il ruolo dell’operatore della speranza nell’ambito del percorso terapeutico e dell’ospedalizzazione. Successivamente si parlerà delle dinamiche psicologiche del malato e dell’operatore stesso rispettivamente il 2 e il 9 febbraio (ore 17-19) con il dott. L. Sandrin; della ricerca della speranza del malato oncologico (dott. G. Fumi) e degli ostacoli alla relazione di aiuto (Dott.ssa D. Ghione) il 16 febbraio (ore 17-19); del malato pediatrico (dott. F. Crescenzi) e del malato ospite nella lungodegenza (dott.ssa M. G. Proietti) il 23 febbraio (ore 17-19); delle relazioni di aiuto ad altri malati cronici come i dializzati (dott. R.M. Fagugli e dott.ssa D. Crispoldi) il 2 marzo (ore 17-19). La fase teorica si chiuderà il 9 marzo (ore 15-19) affrontando con il dott. A. Pangrazzi la speranza della persona nel fine vita.
Gli operatori della speranza sono coloro che, nel rispetto della libertà del malato, si fanno prossimi a chi soffre e, quindi, portatori di una umanità capace di ascoltare con il cuore i bisogni spirituali affinché il malato non si senta solo nella sofferenza e non diventi preda dello sconforto e della rassegnazione. In questo senso trovano l’esempio più compiuto nella figura di Cristo, che si è fatto presente chinandosi sulle sofferenze materiali e spirituali dell’uomo per guarirle. Quello che viene proposto è un percorso di umanità e di speranza nell’orizzonte della fede, con il supporto delle scienze umanistiche, sostenere chi aiuta affinché possa essere più vicino al malato, sostenendolo nella sua umanità e nei bisogni spirituali.