L’amministrazione comunale, comunale ha attivato una serie di misure per le fasce deboli. Le iniziative, spiega l’assessore alle politiche sociali, si sono concretizzatre in tre bandi per altrettante fasce di popolazione molto fragili e vulnerabili in questo periodo di crisi ma che avranno, secondo l’assessore una ricaduta sulla collettività in grado di promuovere uno sviluppo economico oltre che a un sostanziale miglioramento della qualità della vita di chi ne beneficia direttamente.
Il primo è un bando per l’erogazione di un contributo massimo di 3.000 euro, rivolto a quegli anziani che hanno una invalidità civile del 75% e/o ex art.3 c. 3 ed ex art 4 L. n. 104/92, con un ISEE entro i 20.000 Euro. Un provvedimento, questo, in favore dell’invecchiamento attivo e rappresenta una modalità di aiuto per persone della terza età non autosufficienti, che usufruiscono di assistenti familiari (più comunemente conosciute come “badanti”) con regolare contratto, che supportano la famiglia nel lavoro domiciliare di cura.
Un secondo bando, invece, sostiene la vita indipendente di persone diversamente abili, attraverso un contributo per l’assunzione di un assistente personale o, in alternativa, finanzierà la possibilità di scelta del luogo dove risiedere in locazione e/o in “co-housing”. Oppure ancora, contribuirà all’acquisto di ausili tecnologici che favoriscono l’autonomia personale. Per questo genere di sostegno, il limite ISEE è di 35.000 Euro. Entrambi i bandi sono scaricabili dai siti dei Comuni della Zona sociale n.11 (Amerino-Narnese) e contengono lo schema di domanda.
Infine la Carta Famiglia, varata dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, che permette l’accesso a sconti su beni e servizi, nonché sgravi tariffari e/o agevolazioni a favore dei nuclei familiari con tre minori a carico e un ISEE inferiore o uguale a 30.000 euro. Il progetto della Carta Famiglia è finalizzato a creare nella comunità una rete di commercianti e fornitori di servizi per offrire ai nuclei familiari interessati uno sconto che va dal 5% in su per la categoria “Amico della famiglia”, o dal 20% in su per “Sostenitore della Famiglia”.
Questo genere di interventi, sottolinea l’assessore, non solo compensano la vulnerabilità delle fasce di popolazione interessate, ma promuovono anche il senso di legalità e una concreta possibilità di crescita economica, perché finanziano contratti di lavoro e di locazione registrati, ausili tecnologici fatturati o i consumi di beni e servizi documentabili, combattendo una economia sommersa molto presente anche in ambito sociale.