Anche Confartigianato si schiera contro gli autovelox. Ricorsi: una perizia li giudica illegittimi

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Si staglia all’orizzonte una guerra di trincea tra gli amministratori del comune di Terni e gli oltre 9mila iscritti al gruppo Facebook “Basta con gli autovelox” e ribattezzati “popolo delle macchinette”. Se da un lato con un comunicato Palazzo Spada ha ribadito la regolarità degli autovelox di via Alfonsine e viale dello Stadio facendo capire di essere irremovibile, dall’altro gli oppositori delle multe crescono di giorno in giorno e trovano sempre più associazioni ed attori sociali dalla propria parte. Dopo Confconsumatori, Federconsumatori ed Aci oggi si è schierata contro gli autovelox anche Confartigianato.

In un comunicato l’organizzazione dell’artigianato di Terni si è espresso su “una questione che negli ultimi tempi ha riempito pagine dei quotidiani locali e del web, scatenando una vera e propria guerra contro le raffiche di multe giornaliere provenienti dagli autovelox posti in città. Il malcontento generale evidenzia una riflessione doverosa su dove finisce il concetto di sicurezza stradale e dove comincia invece un sistema che sembra finalizzato a far cassa nei bilanci del Comune. Siamo convinti – continua il comunicato di Confartigianato – che la sicurezza debba venire prima e che andrebbero rivisti i concetti sulla prevenzione e la sicurezza stradale. Per esempio creando più tolleranza nella rilevazione dei dati delle contravvenzioni e con il buon senso che permetterebbe di evidenziare il concetto di sicurezza, che nessuno discute, e che non rischierebbe di essere confuso come in questo caso come un metodo di guadagno ai danni degli automobilisti”.

Ci sono inoltre i primi ricorsi al Giudice di pace. Secondo il Comune sarebbero solo 73 e già 3 sarebbero stati rigettati ma non è dato conoscere su quali basi e con quali motivazioni sarebbero stati presentati questi ricorsi. L’avvocato Loris Matrella ne ha invece presentati 3 nei giorni scorsi corredati da una perizia che giudica via Alfonsine e viale dello Stadio inidonee all’installazione di autovelox. Le due strade in questione sarebbero infatti non classificabili come strade urbane di scorrimento poiché prive di alcuni requisiti: presenza di semafori in tutte le intersezioni a raso, banchine asfaltate e corsie dedicate agli autobus. Nel caso fosse accolto dal Giudice di Pace risulterebbero nulli anche i decreti del Prefetto che classificano la strada come urbana di scorrimento e su cui il comune di Terni si è basato per installare gli occhi elettronici. Si prevedono però tempi lunghi per conoscere il giudizio del tribunale.

Intanto la prossima settimana Mario Bartolini e Raffaele Ferriello, rispettivamente presidente e direttore dell’Aci di Terni avranno accesso alle cartografie tecniche per verificare l’effettiva classificazione delle strade in questione. Per i rappresentanti dell’Aci dovrebbero infatti essere classificate come strade di quartiere (nelle quali, per legge, non è possibile installare autovelox) e non strade a scorrimento.

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  • Francescobart

    E la CONFCOMMERCIO COSA DICE ???

  • Blob Lgc

    Andare piano a viale dello stadio o in via alfonsine (ma anche in via gramsci , via bramante …) è impossibile? Ma lo sapete quanti incidenti e quante vittime ci sono stati?
    sfido i paladini dell’anti autovelox ad attraversare queste strade nelle strisce pedonali o ad andarci in bicicletta.
    Personalmente metterei, ben segnalati, gli speed ceck in queste strade da entrambi i lati.

  • Massimo Reali

    aver messo gli autovelox  è stato un crimine verso i ternani se lo scopo era di far cassa   e di questo ne dovranno rispondere gli assessori competenti ed il sindaco.  Se nell’intenzione c’era la alta velocita in due strade pericolose allora ancora una volta si deve notare l’incapacita ha ricoprire certi ruoli .    c’è solo una soluzione in una città moderna e socialmente vivibile   la velocità di elimina con i dossi  e le casse del comune si riempono con le tasse legate al reddito.      massimo
     

    • Blob Lgc

      D’accordo sulle tasse legate al reddito (come succede in Svezia).
      A me degli autovelox da fastidio solo il fatto che sono nascosti e messi in zone poco utili (o come si dice a far cassa).
      Io li metterei ben visibili e stra segnalati nelle vie sovracitate ma per tutto il tragitto . L’obiettivo deve essere quello di far moderare la velocità.
      Non capisco perchè devono andar bene i dossi e non gli autovelox fissi (a me darebbero più fastidio i dossi)
      Ultima cosa creare più piste ciclabili in città. per esempio per andare a Borgo rivo in bici è praticamente un suicidio