Ast, appalti in cambio di favori, Liberati: ”Tk sostituisca intera dirigenza apicale”

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Andrea LiberatiArrivano i primi commenti alla notizia dell’inchiesta della magistratura in Ast che vede indagati 11 dirigenti accusati di aver concesso appalti in cambio di favori personali dalle ditte. Andrea Liberati del Movimento 5 Stelle in una nota invita Thyssenkrupp a sostituire per intero la dirigenza apicale di Ast e sostiene la necessità di “un nuovo patto con la comunità”.

Il comunicato di Andrea Liberati:

“Pur comprendendo la posizione personale di soggetti estranei a tante vicende, pur nel rispetto della presunzione di innocenza ma anche alla luce delle notizie di natura giudiziaria che regolarmente emergono sui media da mesi, la Thyssen avrebbe dovuto già da tempo considerare la necessità di sostituire l’intera classe dirigente apicale di Ast, nessuno escluso e salvo ulteriori provvedimenti. A imporre questo decisivo cambiamento è la salvaguardia della comunità e dei lavoratori stessi in particolare, degli operai e degli impiegati: costoro, ignari e innocenti, non meritano di essere travolti da altrui responsabilità, come invece pare accaduto finora.

D’altronde, si sarebbero davvero registrate certe crudeli logiche di ‘efficientamento’ se, nel corso dei lustri, ‘la fabbrica’ fosse stata marcata da una tensione morale quanto meno pari a quella economico-finanziaria che ne segna quotidianamente l’assetto sul mercato?

L’attuale classe dirigente apicale Ast si faccia da parte. Oltre a un rilancio industriale decente e credibile, occorrono infatti uomini nuovi anche per siglare un solido patto con la comunità ternana e regionale. Un’intesa con la comunità tutta, come accadrebbe in Germania, ben oltre gli angusti limiti della classe politica e sindacale locale.

Dovrà essere un accordo nobile, trasparente, senza ombre e senza menzogne, ‘senza trucchi e senza inganni’, fondato su un rapporto paritario, libero dai conflitti di interesse, svuotato dall’arma ormai spuntata del ricatto. Soprattutto sostanziato dalle risorse per decine e centinaia di milioni che impresa, Ue, Stato e Regione devono impegnarsi congiuntamente a rinvenire per mettere in sicurezza gli impianti, assicurando così moltissimo lavoro a coloro che, proprio grazie alla futura stagione di Ast, potranno ricostruire non soltanto una leadership aziendale viceversa oggi in frantumi, ma soprattutto una città, la nostra, dal tessuto economico e morale da anni tremendamente sfibrato. Riprendiamoci il futuro!”.

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