Alla fine hanno ottenuto ciò che volevano da mesi: un incontro con il premier Matteo Renzi che ha assicurato il proprio impegno in prima persona per risolvere la vertenza dell’Ast con Thyssenkrupp. Questa mattina alcuni lavoratori con un pullman e con diverse auto private, hanno infatti raggiunto Firenze, dove è in corso l’evento della Leopolda ed una delegazione ha avuto un faccia a faccia con Renzi.
Appena terminato l’incontro, Emilio Trotti della Fim Cisl che era nella delegazione, ha preso un megafono ed ha spiegato agli altri lavoratori: “Renzi ci ha detto che da oggi si impegnerà in prima persona e sarà pronto a riconvocare un tavolo immediato a seconda di come andrà la riunione di mercoledì'”. “Si è posto come uno di noi”, ha poi raccontato ai giornalisti. “Gli abbiamo chiesto – ha spiegato Trotti – che nell’incontro con l’ad di mercoledì, il ministro Federica Guidi chieda di ritirare l’atto unilaterale di riduzione della turnazione sull’area a caldo perché questo è il primo passo che permette all’azienda di attuare il piano industriale. Così potremo rientrare in fabbrica, perché la discussione è aperta e ne discuteremo su un nuovo tavolo. Quindi .- ha aggiunto Trotti – tra lunedì e venerdì Renzi si è impegnato a riconvocare subito le parti con una delegazione ristretta perché sia più operativa possibile”.
Trotti ha anche detto che Renzi “non sapeva che siamo in sciopero permanente e che a novembre rischiamo di non prendere nemmeno un euro”. Strano che il premier non sapesse dello sciopero ad oltranza visto che, soltanto tre giorni fa, proprio sulla vertenza Ast, aveva avuto un incontro a Palazzo Chigi con la presidente dell’Umbria Catiuscia Marini.
POLETTI “Abbiamo incontrato i lavoratori Ast e abbiamo deciso che ci rivedremo la prossima settimana, intanto il governo e le istituzioni locali continueranno a fare di tutto per superare lo stallo. Ministero del lavoro, dello Sviluppo e Palazzo Chigi sono in campo per muovere le cose”. E’ quanto ha poi detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
ASSEMBLEA Per oggi alle 15,30 è stata convocata un’assemblea in fabbrica per riferire i contenuti dell’incontro avuto con Renzi.
Aggiornamento ore 18,10: Nell’assemblea dei lavoratori, cui hanno partecipato alcune centinaia di operai, è stato sostenuto che l‘impegno di Matteo Renzi “si deve tramutare in atti concreti” nei tavoli di confronto. La delegazione che ha partecipato all’incontro ha ribadito che il presidente del Consiglio, dopo aver sottolineato la strategicità del sito, “si è impegnato in prima persona ad intervenire sul Governo tedesco e sulla ThyssenKrupp”, a riconvocare le rappresentanze sindacali “al massimo entro lunedì” (il 3 novembre) e ad adottare “interventi forti” sulla trattativa.
“Ci attende dunque un’altra settimana di sacrifici – è stato detto dalle rsu ai lavoratori che sono anche preoccupati per le ricadute economiche degli scioperi che vanno avanti da molto tempo – ma noi non molliamo di una virgola e non prestiamo il fianco a divisioni e polemiche. Finché le parole di Renzi non si traducono in fatti si rimane qui. Le dichiarazioni di volontà – hanno concluso – si devono tramutare in maniera concreta, solo successivamente daremo i nostri giudizi”.
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