Ha detto il fatidico “sì” nell’aula che i colleghi stanno occupando per dire “no” ai licenziamenti. Ieri un operaio dell’Ast si è sposato con la compagna e la cerimonia è stata celebrata nell’aula del Consiglio comunale di Terni che da giorni è presidiata dai lavoratori che rischiano il posto di lavoro dopo la decisione di Thyssenkrupp di licenziare 537 di loro. Sono convolati a nozze Stefano Rossi, operaio ternano del laboratorio chimico dell’acciaieria, e Debora Corrias.
Il neo sposo ha detto: “Deve essere un segnale chiaro e forte per dare fiducia e speranza a tutti. Speriamo sia di buon auspicio per noi e per Terni. E’ stato un caso che il nostro matrimonio si svolgesse proprio oggi qui, ma forse è stato anche un segno del destino per dare positività e per affrontare le cose con più sorriso”.
Anche l’assessore comunale, Emilio Giacchetti, che ha celebrato la cerimonia, ha accennato alla vertenza: “In un momento così delicato, è bello che si riesca a guardare oltre le difficoltà e ad intraprendere un percorso insieme all’insegna della speranza e dell’amore”.
Dopo l’emozionato “sì” e gli applausi di parenti e amici, il rappresentante delle rsu dell’acciaieria Claudio Bartolini ha fatto le congratulazioni agli sposi da parte degli altri lavoratori ed ha anche sostenuto che sia “positivo che dentro una vertenza così brutta ci sia ancora un matrimonio, speriamo che sia di buono auspicio anche per la ripresa della trattativa”.
La coppia – 41 anni lui, 38 lei, casalinga di origini sarde – ha anche due figli di sei e due anni, presenti oggi in sala. I due hanno espresso l’augurio di potersi sposare in chiesa il prossimo anno. “Sono momenti difficili, ma cerchiamo di tirare avanti” ha commentato l’operaio, prima di dare un altro bacio alla sua sposa.