Luigi Mirante, 41enne appuntato dei carabinieri originario di Simeri Crichi (provincia di Catanzaro) morì il 9 maggio 2006 in un incidente stradale avvenuto nei pressi dello svincolo per Capitone lungo il raccordo Terni-Orte. Oggi, per quella morte, il tribunale di Terni ha condannato a un anno di reclusione ciascuno due dipendenti dell’Anas dell’Umbria accusati di omicidio colposo. Sono stati invece assolti dalla stessa accusa tre superiori di Mirante: il comandante pro tempore del reparto comando Reggio Calabria dell’epoca, il capo officina e il responsabile del servizio autorimessa.
Per tutti gli imputati la procura aveva chiesto la condanna a un anno e 6 mesi di reclusione, tranne che per il comandante del reparto per cui era stata chiesta l’assoluzione. Secondo la procura il mezzo di servizio sul quale viaggiava Mirante – impegnato in un’attività logistica in Umbria insieme a un commilitone, rimasto ferito – non era sicuro, così come pessime sarebbero state le condizioni della strada di competenza dell’Anas. Il giudice ha anche diposto il risarcimento dei danni in altra sede (da parte dei due condannati e dell’Anas chiamata in causa come responsabile civile) nei confronti della moglie, dei due figli e dei genitori della vittima. A questi ultimi è stata anche riconosciuta una provvisionale di 50 mila euro ciascuno.