Ex Cmm, da emblema dell’innovazione a zavorra: ogni anno costa al Comune un milione di euro

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Ormai la precaria situazione finanziaria dell’ex Cmm, ora denominato Usi (Umbria Servizi Innovativi), è nota a tutti. A ripercorrere parte della storia e fare i conti in tasca dell’ex Cmm è oggi un articolo di Andrea Giuli del Giornale dell’Umbria.

I nuovi servizi del centro, al 96% di proprietà comunale, vennero presentati oltre che attraverso la classica conferenza stampa, anche tramite un video realizzato nel 2004 e caricato sul sito di condivisione filmati Youtube. Un video carico di anglicismi che presentava il Cmm come emblema dell’innovazione.

VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL CMM:

Peccato che oggi, molti dei servizi annunciati nel video non ci siano più, con il centro rimasto ad occuparsi solamente della gestione della zona a traffico limitato (costo per il Comune di 481.140 euro annui), della Bibliomediateca municipale (240 mila euro annui) e della gestione e postalizzazione verbali redatti per violazione al Codice della strada da apposite apparecchiature (311 mila euro annui).

Servizi, non certo economici per le povere casse comunali già precarie a causa dei tagli del Governo. Come fa notare Giuli, il Peg (Piano esecutivo di gestione) riporta tutte le spese a cui deve far fronte Palazzo Spada, essendo al 96% di proprietà comunale. Oltre ai costi per i servizi già citati, si aggiungono 32 mila euro di spese per utilizzo locali Videocentro per i servizi contravvenzionali, 192.509 euro per il costo del personale addetto ai servizi logistici e manutentivi dell’Usi, 18.202 euro per il costo della vigilanza e portierato locali Usi ed infine 60 mila euro sui diritti e canoni relativi alla tassa sui lucernai.

Complessivamente, per il 2012, il Comune sosterrà il costo di 1.334.000 euro. Alla cifra vanno detratte le entrate, e le uniche riportate nel Peg sono quelle relative ai fitti attivi dei locali dell’ex Cmm e Videocentro per un totale di 297 mila euro. Sottraendo quest’ultimo importo si ha un totale di 1.037.000 euro che il Comune attinge, ovviamente, dalle sue disastrate casse comunali.

Una situazione che con il passare del tempo si è fatta insostenibile, con la decisione da parte dell’amministrazione Di Girolamo, nella persona del vice sindaco, Libero Paci, presa lo scorso aprile di una cassa integrazione a rotazione per i dipendenti dell’Usi fino al 30 novembre (qui l’articolo). Mantenere ancora in vita il centro diventa comunque impresa sempre più ardua, considerando che la maggior parte dei servizi portati avanti dall’Usi potrebbero essere affidati al personale della polizia municipale. A quanto pare, per non far chiudere i battenti all’ex Cmm, Palazzo Spada è intenzionato ad affidargli il servizio di riscossione tributi, visto che dal 2013, come stabilito dalla legge, non potrà più avvalersi di Equitalia.

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