Falsi ciechi a Terni, ci vedono bene ma risultano non vedenti e incassano pensione: due ternani denunciati

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guardia-di-finanzaRiuscivano a vedere l’ora dall’orologio, sceglievano con cura la merce dagli scaffali dei supermercati e attraversavano la strada in tutta tranquillità e sicurezza. Peccato che per lo Stato fossero completamente ciechi e meritevoli di pensioni di invalidità. A smascherare due cittadini ternani è stata la guardia di finanza di Terni che, attraverso le indagini di “operazione miracolo”, li ha accusati di aver indebitamente riscosso l’indennità di accompagnamento – scaturente da invalidità civile per cecità assoluta – per un importo complessivo di 10o mila euro.

I due infatti, proprio in qualità di ciechi, dal 2008 percepivano oltre 800 euro mensili. Le fiamme gialle hanno accertato, anche attraverso filmati inequivocabili, che gli interessati, pur risultando “ciechi assoluti” svolgevano invce senza nessuna difficoltà apparente le attività tipiche della vita quotidiana. Le indagini svolte dai finanzieri hanno permesso di accertare che P.S. 50enne e C.B. di 72 anni, risultavano insomma dotati della normale capacità visiva ed in grado di condurre una normale vita di relazione, muovendosi all’aperto da soli anche in ambienti non conosciuti. Entrambi erano in grado di evitare ostacoli, attraversare la strada senza alcun ausilio, leggere l’orario da un orologio da polso, fare la spesa al supermercato scegliendo con cura la merce dagli scaffali previa consultazione della relativa etichetta, svolgere le normali attività quotidiane, in palese contrasto con la minorazione da cecità assoluta che per anni gli ha consentito di incassare indebitamente soldi ai danni delle casse dello Stato.

I due “falsi ciechi” sono stati denunciati per truffa aggravata all’autorità giudiziaria ternana, che provvedeva ad emettere apposito decreto di sequestro delle somme illecitamente percepite, mentre la sede Inps di Terni ha provveduto all’immediato blocco delle erogazioni. Contemporaneamente sono state avviate le procedure per recuperare i 100 mila euro percepiti indebitamente: la Procura ha disposto sequestri preventivi sui conti correnti dei responsabili.

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