Furti in case a Terni, Roma e Milano: espulsi due cileni detenuti a Sabbione. Uno si vantava: ”Sono un gatto”

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volante-polizia (1)Dopo un anno e mezzo di detenzione nel carcere di Sabbione, sono stati rispediti in patria con un biglietto di sola andata, destinazione Santiago del Cile, dagli agenti dell’ufficio Immigrazione della polizia di Terni. Si tratta di due cittadini cileni rispettivamente di 27 e 22 anni, arrestati nel marzo del 2012 dalla squadra mobile ternana (qui l’articolo). I due avevano messo a segno molti furti in abitazione, tanto che uno dei due era stato intercettato telefonicamente mentre se ne vantava con la propria famiglia a cui spediva i soldi ricavati vendendo merce rubata.

Gli agenti li avevano arrestati dopo un’accurata e minuziosa indagine bloccandoli a Milano al termine di un rocambolesco inseguimento. I due cileni, da diversi anni clandestini in Italia, erano riusciti a mettere a segno tanti colpi, soprattutto furti in appartamento, beneficiando dell’assistenza da parte di comunità di connazionali, regolarmente residenti a Roma, e soprattutto a Milano, che fornivano loro appoggio e protezione.

Senza lavoro, senza fissa dimora, si spostavano continuamente tra Terni, Roma e Milano, dove ricettavano la merce appena rubata nelle case per mandare i soldi ai loro famigliari residenti in Cile, che incassavano e fornivano il loro appoggio morale. Uno dei due si era vantato spesso al telefono con la famiglia di “essere agile come un gatto” nell’arrampicarsi sui discendenti delle grondaie per entrare negli appartamenti. Trasferiti dal carcere di Milano a quello di Terni, in sede di processo avevano patteggiato la pena e il gip del tribunale di Terni li aveva condannati a tre anni e sei mesi di reclusione per furto aggravato in concorso.

Nei giorni scorsi, invece, l’ufficio del magistrato di Sorveglianza di Spoleto ha applicato nei loro confronti la misura dell’espulsione, come sanzione alternativa a quella della detenzione. I due hanno accolto la decisione del giudice e ieri sera, da quattro agenti dell’ufficio Immigrazione, sono stati accompagnati all’aeroporto di Fiumicino da dove hanno preso il volo per il Cile. Ora, dovranno aspettare dieci anni prima di poter fare rientro in Italia. Qualora lo farebbero prima della scadenza fissata dalla legge, non solo verrebbero arrestati per ingresso illegale, ma dovranno anche scontare il periodo di pena residuo.

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