Una corsa podistica all’interno del carcere di vocabolo Sabbione. La gara è stata organizzata dalla Uisp Nazionale nell’ambito del “progetto carceri”. Il Vivicittà, la corsa podistica della Uisp, attraversa ormai da oltre 15 anni vari istituti di reclusione.
Domenica 24 giugno nel carcere di Terni alla competizione agonistica hanno partecipato un gruppo di detenuti insieme ad atleti provenienti dall’esterno. L’iniziativa si è sviluppata su un percorso di un chilometro ripetuto 5 volte. Al termine si sono svolte le premiazioni, sulla base di una classifica che ha visto trionfare un albanese, al secondo posto un italiano e al terzo un marocchino.
La Uisp in una nota spiega che “lo sport in carcere è a tutti gli effetti un percorso rieducativo e concorre alla riabilitazione del detenuto assieme, e con pari dignità, alla scuola, al lavoro e alla formazione. Attraverso lo sport si impara ad accettare le regole, con l’attività motoria si prevengono le malattie tipiche della sedentarietà, attraverso le attività di squadra si impara a rispettare l’avversario e collaborare con i compagni. Lo sport in carcere è collegamento con la società esterna”.