Era stato condannato a 18 mesi di reclusione. La sentenza del tribunale era stata emessa a carico di un ginecologo ternano, convenzionato con l’Asl, che nel 2000 ha violentato sessualmente una sua paziente durante una visita medica. All’epoca dei fatti il medico, durante la visita, aveva palpeggiato e fotografato la donna la quale, sentendosi offesa e umiliata, aveva raccontato tutto quello che le era accaduto al fidanzato e ad alcuni dipendenti della struttura ospedaliera. Il tutto consumato in un locale della struttura pubblica.
Nel 2010, oltre alla condanna di reclusione in sede penale, il ginecologo è stato condannato in sede civile ad elargire un risarcimento monetario a favore della donna vittima della violenza. Ora però, sono previste nuove grane per il medico: la Corte dei conti gli contesta anche l’illecito amministrativo per la violazione degli obblighi di servizio nei confronti del sistema sanitario nazionale. Si profila per il ginecoloco il pagamento di 56 mila euro all’Asl 4 come forma di risarcimento per danno d’immagine.