In difesa ospedale e sede Asl Terni: consegnate 7 mila firme al sindaco Di Girolamo

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La riforma della sanità umbra al centro di una petizione che ha raccolto tante firme ed è stato consegnato stamattina al sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. Si tratta di un appello sottoscritto da oltre 7 mila cittadini ternani in cui si definisce “inaccettabile qualsiasi ipotesi che preveda la penalizzazione dell’azienda ospedaliera di Terni” e “incomprensibile l’ipotesi concernente il trasferimento della sede direzionale della nuova Asl da Terni in altre parti dell’Umbria”. Quindi, al contrario di quanto ha affermato l’altro giorno la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, (www.ternioggi.itsanita-asl-di-terni-a-rischio-marini-alla-gente-interessano-i-servizi-non-la-sede-no-a-nuovo-ospedale) la localizzazione della sede dell’Asl interessa eccome ai cittadini.

Alla consegna delle firme erano presenti tutti gli aderenti al comitato promotore, composto da Federconsumatori, Confesercenti, Adiconsum, Adoc, Associazione Ferriera, Confconsumatori, Italia dei Valori, Lista Baldassarre, Prc, Pdci, Sel, Terni Oltre e Udc. I moduli delle firme sono stati consegnati nelle mani del sindaco insieme ad una nota nella quale si sottolinea che “fattori come equità, buon senso, trasparenza, partecipazione debbano essere tenuti in forte considerazione dal soggetto riformatore”.

Il comitato evidenzia ancora che “sono evidenti le difficoltà che la riforma dovrà affrontare per dare, da un lato, servizi più efficienti ai cittadini e dall’altro manetenere il Servizio sanitario umbro nell’ambito pubblico. Tali difficoltà saranno ancora più evidenti poiché il percorso riformatore dovrà tener conto delle esigenze territoriali, sia per la struttura della rete ospedaliera che per la nuova organizzazione delle Asl”. “Il sindaco – spiega il comitato promotore in una nota diffusa al termine dell’incontro – ha apprezzato lo sforzo del comitato facendo presente, comunque, che l’ipotesi di trasferimento da Terni a Foligno della direzione della Asl non é previsto in alcun documento predisposto dalla Regione dell’Umbria”.

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