L’incendio del 18 luglio scorso nel sito di TerniEnergia di Nera Montoro non ha provocato inquinamento ambientale: lo riferisce Arpa Umbria rendendo noti i risultati delle analisi svolte in zona su aria, suolo e vegetali a foglia larga.
Spiega l’agenzia regionale che le concentrazioni di inquinanti riscontrate (Ipa, Pcb e diossine) nell’aria e sui vegetali risultano “inferiori al limite di quantificazione del metodo analitico”.
Lo stesso risultato è emerso per le analisi sui campioni di vegetali a foglia larga (analizzati al fine di valutare le ricadute dei microinquinanti organici prodotti durante l’incendio).
Inoltre, siccome per le deposizioni sui vegetali non esistono limiti di legge, l’Arpa ha operato una comparazione con i dati rilevati a seguito dell’incendio della rimessa camper di Pantano (Narni) nel 2014 spiegando: “Si nota che le concentrazioni di IPA/Diossine rilevate a Nera Montoro risultano inferiori a quelle di Pantano”.
Nei prossimi giorni saranno resi noti i risultati analitici relativi ai campioni di suolo. Al riguardo, Arpa Umbria precisa che “non si registra alcun ritardo nell’analisi dei campioni prelevati: i tempi impiegati per ottenere i risultati corrispondono a quelli necessari per la lavorazione dei campioni e per le indagini complesse cui vanno successivamente sottoposti al fine di giungere ai risultati, come da accreditamento e certificazioni che qualificano l’operatività del laboratorio Arpa Umbria”.