La vicenda relativa ai maltrattamenti nella casa di riposo “Villa Maria Luisa”, in via Pressio Colonnese, sta per entrare nelle fasi giudiziarie. Questa mattina sono previsti gli interrogatori disposti dal gip Pierluigi Panariello a carico delle quattro persone che si trovano agli arresti domiciliari: il 73enne ternano, proprietario della casa di riposo al 50%, una cuoca, un’operatrice sanitaria e un infermeria, tutte dipendenti della cooperativa che aveva in appalto i servizi socio-sanitari presso la struttura. Oltre a queste persone verranno ascoltate anche le altre due colpite dal divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dai pazienti ricoverati nella struttura.
Allo stesso tempo continuano le indagini da parte della guardia di finanza, che ha individuato gli accusati attraverso le immagini girate dalle telecamere nascoste nella casa di riposo. Nei prossimi giorni le fiamme gialle sentiranno parenti e amici delle persone ricoverate per capire se nei mesi precedenti avessero notato comportamenti anomali in loro. Oltre a ciò i finanzieri hanno sequestrato anche alcune cartelle cliniche: infatti, la guardia di finanza sospetta che in alcuni casi siano stati negati o ritardati i ricoveri ospedalieri di anziani che accusavano malori: il tutto per non perdere la retta giornaliera.
L’indagine è partita dalla denuncia di una ex dipendente. Sia lei, che altri quattro dipendenti che operavano nella struttura, e contrari ai maltrattamenti che subivano i poveri anziani, accusano di essere stati costretti a lasciare il lavoro. Ora la casa di riposo lager, come è stata ribattezzata dalla stampa e dai tg, è sotto la gestione della Asl 2.