Telefonate e sms di minaccia, appostamenti sotto casa, danni alle automobili. Un 50enne pregiudicato di Terni ha continuato a perseguitare la propria ex moglie e il compagno della donna anche dopo essere stato condannato a 3 mesi di reclusione e dopo che gli era stato proibito di avvicinarsi alla ex. Ora dovrà restare agli arresti domiciliari.
Le indagini dei carabinieri di Terni hanno permesso di appurare che il 50enne, assistente in una casa di cura, si è reso autore di vero e proprio stalking nei confronti della ex consorte e dell’attuale compagno della donna 38enne. Le minacce telefoniche erano rivolte ad entrambi, così come i danni alle automobili che i due lasciavano parcheggiate sotto casa. L’uomo inoltre perseguitava la ex appostandosi continuamente sotto casa ed inviando sms nei quali dimostrava di sapere dove era stata e dove si trovava, confermando i suoi continui pedinamenti.
Nel mese di giugno 2011 era stato condannato, a seguito di patteggiamento, a 3 mesi di reclusione per analoghe molestie gli era anche stato proibito avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna e di comunicare con lei. Ma l’uomo aveva continuato imperterrito: un incubo per la donna che si sentiva continuamente minacciata e che era stata costretta a cambiare le proprie abitudini.
Venerdì scorso i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal tribunale di Terni.