Al via il percorso di realizzazione del museo delle armi, la struttura che verrà realizzata in alcuni locali dell’ex fabbrica delle armi e che punta alla valorizzazione della vasta raccolta tecnica, unica in Italia. Con una delibera approvata nell’ultima seduta della giunta comunale, e che nelle prossime settimane sarà posta all’approvazione definitiva del consiglio comunale, il comune di Terni punta a perfezionare l’acquisizione degli immobili e a dare spazio a tutti gli investimenti necessari per il sito espositivo. Facendo attenzione anche alla fase transitoria, che può essere comunque utilizzata per aprire al pubblico il patrimonio espositivo di viale Brin.
Palazzo Spada è rientrato a febbraio in possesso degli immobili che dovranno ospitare la collezione delle armi. In accordo con le precedenti deliberazioni del consiglio comunale, è prevista ora l’acquisizione definitiva al patrimonio comunale dei locali in maniera tale che sarà possibile dar luogo a investimenti pubblici finalizzati alla realizzazione dell’opera. Il Comune è anche alla ricerca di sponsorizzazioni private. La delibera che sarà trasmessa al consiglio prevede, inoltre, l’esigenza di adeguare il progetto originario che risaliva agli anni ’90 e che ora, invece, dovrà tener conto di tutte le modifiche normative sopraggiunte. L’avviamento delle procedure di sponsorizzazione parziale, era già prevista dalla delibera 2009 e ora si prende atto del quadro legislativo nazionale che incentiva appunto forme di collaborazione tra pubblico e privato.
Nelle more della realizzazione del progetto definitivo del museo delle Armi, la giunta comunale concorda con la volontà delle autorità statali di valorizzare la raccolta esistente, con il coinvolgimento anche delle associazioni interessate. “Con l’atto approvato dalla giunta e trasmesso al consiglio comunale – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – rilanciamo in maniera energica la vicenda del polo museale delle armi, in accordo con le amministrazioni militari interessate. Il percorso che porterà alla realizzazione dell’opera rimane comunque legato alla reperimento delle risorse necessarie a completare una serie di interventi che in parte già sono stati realizzati. Nel frattempo continueremo a lavorare con il ministero della Difesa, la Prefettura e la sovrintendenza ai Beni culturali, per intensificare l’attività transitoria, ad iniziare dall’apertura alle visite degli appassionati e dei cittadini, della raccolta esistente”.