Non c’è la volontà di completare la struttura di oncoematologia dell’ospedale di Terni: lo ha detto, in sostanza, nei giorni scorsi l’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni. L’adeguamento del reparto con nuovi posti letto e servizio infermieristico dedicato è rimandata a tempo indefinito: verrà eseguito in occasione della ristrutturazione del Santa Maria (per cui sono stati stanziati 24 milioni di euro ma che non è chiaro quando comincerà). Esclusa invece l’introduzione degli strumenti per poter eseguire i trapianti di midollo. I pazienti che avranno la necessità di tali trapianti quindi dovranno per forza andare in strutture fuori Terni.
Le dichiarazioni di Tomassoni hanno innescato le proteste di alcuni consiglieri comunali di Terni che rivolgendosi al sindaco e alla Giunta chiedono di “difendere nell’Azienda Ospedaliera di Terni l’esistenza della Struttura Complessa di Oncoematologia e Trapianto (Scoet), e chiedere con altrettanta forza che essa venga completata con l’avvio dei trapianti di midollo e dotata delle relative infrastrutture”.
L’atto di indirizzo presentato da presentato dalla Lista Baldassarre (consiglieri Cicioni, Ciaurro e Fabrizi), dall’UdcC (Melasecche) e dal consigliere Paolo Garofoli porta anche le firme di Nannini, Talamonti, Maggiolini, Biscetti, Fatale, Piccinini e Vinciarelli, dimostrando che la questione della salvaguardia e del potenziamento dello Scoet è argomento che trova un consenso trasversale tra i gruppi consiliari.