Pagamenti in ritardo, il Comune di Terni lascia senza compenso 88 lavoratori occasionali

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Ai lavoratori precari che rimbalzano da un’occupazione temporanea all’altra capita anche di imbattersi in datori di lavoro che non pagano o che lo fanno con forte ritardo. Quando il datore inadempiente è un ente pubblico la frustrazione però è ancora più grande.

Lo conferma la storia di Sara (nome di fantasia, vuole rimanere anonima) che si dice ormai “delusa da tutto”. Quattro anni fa si è laureata con 110 e lode e da allora è in cerca di lavoro. Quando a luglio del 2011 è uscito il bando del comune di Terni per la selezione di 80 rilevatori del censimento ha deciso di partecipare ed è stata scelta per questo incarico temporaneo.

“Dal 9 ottobre al 31 gennaio – racconta – ho lavorato a tempo pieno come rilevatrice del censimento della popolazione. Nel primo periodo sono stata nel centro di raccolta poi, a partire dal due dicembre, ho dovuto fare il censimento degli edifici nelle zone periferiche. Sono quindi andata di persona, con miei mezzi (benzina a mie spese) a chiedere informazioni e fare domande destando anche sospetti e alcune volte ricevendo insulti da alcuni che avevano già spontaneamente fatto il censimento”. Il problema non sono però le offese subite ma il fatto di non aver ancora ricevuto alcun compenso. Che la retribuzione sarebbe arrivato dopo la scadenza dell’incarico (il 31 gennaio) era chiaramente scritto nel bando ma è ormai passato un mese e mezzo da quella data e nessuno ha incassato nulla: “Siamo 80 rilevatori e 8 coordinatori e stiamo tutti aspettando che arrivino i soldi”.

Quello che fa indignare Sara ancora di più è la parola non mantenuta: “Prima di Natale ci avevano promesso un acconto di 300 euro per le spese sostenute ma ancora non si è visto un euro. A gennaio ci hanno di nuovo illuso dicendoci che era arrivato il 60% dell’importo”.

La retribuzione netta che spetta ai rilevatori del censimento è poco superiore ai 2mila euro: “Era previsto un compenso fisso di 2500 euro lordi (a cui va sottratto il 21%). C’era poi un eventuale premio di 800 euro lordi erogato o meno in base a come è stato svolto il lavoro e che comunque non arriverà prima di gennaio o febbraio 2013” cioè oltre un anno dopo la fine del lavoro. Sara aveva fatto “affidamento su quei soldi (i 2500 euro lordi) per mandare avanti la baracca, invece mi sono ritrovata a dover chiedere un prestito. E’ una vergogna”.

Da quanto ci risulta, Narni ed altri comuni hanno già erogato almeno parte dei soldi che spettano ai rilevatori. Sul ritardo del comune di Terni c’è da capire se la causa risiede in una eccessiva lentezza dell’Istat nell’erogare i contributi o se invece i soldi, pur essendo già pervenuti a Palazzo Spada, non sono ancora stati girati ai lavoratori occasionali per altri motivi. Interpellati diversi giorni fa, gli amministratori comunali non hanno ancora fornito risposte nel merito; se ci perverranno le pubblicheremo.

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