Rilevatori del censimento senza compenso da mesi, per il Comune non c’è nessun ritardo

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Da quattro mesi attendono di essere pagati per il lavoro regolarmente svolto. Ora gli 88 rilevatori del censimento sono stufi e si stanno mobilitando per ottenere dal Comune di Terni quanto spetta loro di diritto. Ad oggi hanno ricevuto solo una piccola parte del compenso previsto dal contratto. Per gli amministratori comunali è invece tutto in regola.

Palazzo Spada fa infatti sapere che “i mandati relativi al primo acconto, per gli 80 rilevatori e gli 8 coordinatori, sono stati emessi, il 27 marzo e sono stati trasmessi alla tesoreria il giorno successivo dopo che sono stati riletti e controllati”. Si tratta di circa 250 euro netti, più o meno il 10% di quanto spetta loro. L’incarico temporaneo prevedeva infatti un compenso fisso di 2500 euro lordi (a cui sotrarre il 21%) ed un premio di 800 euro lordi.

La parte restante dei compensi sarebbe già nella disponibilità del Comune ma bloccato nelle maglie della burocrazia. Spiegano infatti gli amministratori comunali che “i mandati di pagamento relativi al secondo acconto saranno emessi non appena perverranno dalla direzione competente i relativi atti di liquidazione che saranno effettuati quando la documentazione a carico dei rilevatori stessi sarà presentata e registrata. Le somme necessarie sono a disposizione del Comune il quale è pronto a pagare. Priva di ogni fondamento l’illazione che le risorse inviate dall’Istat siano impegnate in altri capitoli di bilancio, in quanto si tratta di fondi con destinazione vincolata. Questo, insieme allo svincolo dal patto di stabilità dei medesimi, consente pagamenti rapidi che nulla hanno a che vedere con i tempi di attesa di altri fornitori di beni e servizi”.

https://www.ternioggi.it/pagamenti-in-ritardo-il-comune-di-terni-lascia-senza-compenso-88-lavoratori-occasionali

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