Un ternano di 56 anni e un romeno di 45 sono stati denunciati dai carabinieri di Papigno con l’accusa di furto di materiale ferroso di archeologia industriale presso l’area dell’ex fabbrica di carburo.
La denuncia di furto – spiegano i militari – era stata presentata da un funzionario del comune di Terni che aveva scoperto l’ammanco. Il materiale, considerato di valore non stimabile e di rilevante importanza archeologica, non è stato recuperato: i due malviventi, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, lo avevano già venduto ad una ditta specializzata in riciclo e recupero di metalli, che lo aveva poi fuso nelle acciaierie ternane. Importanti reperti che hanno quindi fatto la fine di un qualsiasi ferro da stiro rotto.
Nelle varie perquisizioni domiciliari i carabinieri hanno sequestrato un autocarro di proprietà del ternano denunciato, insieme a strumenti e attrezzatura varia, utilizzati, secondo i militari, per commettere il reato.
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