Quarantenne, disoccupato, si è trasferito fuori dalla sua città, Terni, in cerca di lavoro. Dopo alcuni giorni di inutili tentativi e ricerche, ha tentato il suicidio. La polizia è riuscita a salvarlo rintracciandolo tramite il cellulare.
Tutto è partito dalla segnalazione di una donna di Terni, la madre del quarantenne, che ha ieri ha telefonato al 113 spiegando che il figlio da qualche giorno si era trasferito a Reggio Emilia in cerca di un’occupazione e non era riuscito a trovarlo. Aveva a quel punto espresso l’intenzione di farla finita. Un ispettore della questura di Terni ha subito contattato la polizia reggiana, fornendo il nominativo, la targa dell’auto e il numero di cellulare dell’uomo, che già in precedenza aveva avuto problemi di depressione.
La polizia ha effettuato accertamenti sulla cella telefonica, delimitando l’area di Reggio Emilia tra la stazione e zona Ospizio. Le volanti si sono concentrate in zona e, in via Turri, hanno trovato l’auto con la targa indicata. Dentro c’era il quarantenne. L’uomo era in stato di semi-incoscienza: avevo ingoiato 17 blister di tranquillanti e psicofarmaci, insieme a una bottiglia di whisky. È stato portato al pronto soccorso, dove è stato sottoposto ad apposito trattamento che lo ha salvato. Per fortuna ora non è in pericolo di vita.