Terni, caso mense, il Comitato Commissari: “Comune, ora facciamo chiarezza”

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MenseNuovo capitolo della vicenda mense. Stavolta interviene il comitato dei commissari mense. Giovedì la vicenda approderà in Comune, in un incontro plenario. Insieme al loro ci saranno i rappresentanti del CoSeC, i dirgenti dei plessi scolastici, Franco Todaro della Federconsumatori, le organizzazioni sindacali. Giovedì 21 poi, il tutto sarà discusso anche nella seconda commissione consiliare, presieduta da Francesco Filipponi (Pd). Proprio in vista di questo il Comitato interviene con una nota chiedendo chiarezza. Ecco di seguito la nota:

“Ci aspettiamo che nel report tutte le proposte siano riportate in sintesi ma con chiarezza, e che venga data rilevanza alle nostre osservazioni sulla necessità di prestare ascolto a tutte le parti interessate nella formulazione del capitolato d’appalto. Durante gli incontri gli interventi sono stati serrati, chiari e propositivi; oltre all’importanza delle cucine in loco, della qualità degli alimenti, dell’uso di stoviglie riutilizzabili, ci si è soffermati su alcuni aspetti di governo del servizio.

Una particolare rilevanza è stata data alla necessità di istituire, come già in altre parti d’Italia, una Commissione Mensa Cittadina che come organo di controllo si riunisca con cadenza regolare per monitorare l’andamento generale del servizio di ristorazione scolastica. Altro accento è stato messo sui controlli, vista anche la nostra esperienza diretta come rappresentanti dei genitori nelle Commissioni Mensa delle scuole. E’ stato chiesto di prevedere un percorso certo nella gestione di ogni eventuale problematica riscontrata durante il servizio, nonché delle possibili penali.

Altra richiesta forte ha riguardato la trasparenza nella futura gestione: tutti hanno concordato sulla necessità di creare un portale web dove gli utenti potranno trovare non solo la Carta del Servizio, i menù, la modulistica, le informazioni sulle rette, ma anche i report sui controlli, i verbali dei sopralluoghi, la gestione delle non conformità. Questo sarà fondamentale se davvero l’Amministrazione deciderà di ricorrere alla concessione del servizio, anche se al tavolo nessuno è stato favorevole a questa forma di gestione e auspichiamo che ciò non avvenga.

Aspettiamo ora che negli incontri previsti vengano chiarite le scelte che l’Amministrazione vuole fare, e che quando il capitolato avrà una forma concreta venga portata al tavolo. Abbiamo chiesto la possibilità di approfondire i ”temi caldi” tramite incontri dedicati alle rette e alle differenziazioni per fasce Isee, alla Carta dei servizi, ai menù.

Riguardo la petizione popolare lunedì all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, è stata rimandata in Commissione Consiliare e se riparlerà insieme agli altri atti, ma speriamo che non sia l’ennesimo pretesto per alzare la tensione o per qualche altra manifestazione scenografica. Certo si è trattato di un’iniziativa che voleva sensibilizzare i cittadini sulla questione dell’importanza del “cotto e mangiato”, e tanti l’hanno firmata per questo, ma senza la consapevolezza che conteneva anche altre richieste, che se accolte ci riporterebbero indietro di 4 mesi, nell’incertezza più totale.

Chi ha seguito invece la questione più da vicino, sa bene che con fatica, e grazie al dialogo, abbiamo portato sulla nostra posizione delle cucine in loco anche l’assessore al bilancio e con lui la Giunta tutta, quindi ormai l’oggetto della petizione “lascia il tempo che trova”.

Riguardo il futuro dei Servizi Educativi Comunali, anche se siamo stupiti che il comitato nato ad hoc abbia chiesto un tavolo di discussione solo a marzo, speriamo comunque che ci sia presto un momento di partecipazione specifico analogo a quello sulle mense. E’ ormai chiaro che cavalcare il tema delle cucine in loco per difendere le scuole comunali, oltre a una certa visibilità non ha portato a nulla di concreto”

Nuovo capitolo della vicenda mense. Stavolta interviene il comitato dei commissari mense. Giovedì la vicenda approderà in Comune, in un incontro plenario. Insieme al loro ci saranno i rappresentanti del CoSeC, i dirgenti dei plessi scolastici, Franco Todaro della Federconsumatori, le organizzazioni sindacali. Giovedì 21 poi, il tutto sarà discusso anche nella seconda commissione consiliare, presieduta da Francesco Filipponi (Pd). Proprio in vista di questo il Comitato interviene con una nota chiedendo chiarezza. Ecco di seguito le loro richieste:

“Ci aspettiamo che nel report tutte le proposte siano riportate in sintesi ma con chiarezza, e che venga data rilevanza alle nostre osservazioni sulla necessità di prestare ascolto a tutte le parti interessate nella formulazione del capitolato d’appalto. Durante gli incontri gli interventi sono stati serrati, chiari e propositivi; oltre all’importanza delle cucine in loco, della qualità degli alimenti, dell’uso di stoviglie riutilizzabili, ci si è soffermati su alcuni aspetti di governo del servizio.

Una particolare rilevanza è stata data alla necessità di istituire, come già in altre parti d’Italia, una Commissione Mensa Cittadina che come organo di controllo si riunisca con cadenza regolare per monitorare l’andamento generale del servizio di ristorazione scolastica. Altro accento è stato messo sui controlli, vista anche la nostra esperienza diretta come rappresentanti dei genitori nelle Commissioni Mensa delle scuole. E’ stato chiesto di prevedere un percorso certo nella gestione di ogni eventuale problematica riscontrata durante il servizio, nonché delle possibili penali.

Altra richiesta forte ha riguardato la trasparenza nella futura gestione: tutti hanno concordato sulla necessità di creare un portale web dove gli utenti potranno trovare non solo la Carta del Servizio, i menù, la modulistica, le informazioni sulle rette, ma anche i report sui controlli, i verbali dei sopralluoghi, la gestione delle non conformità. Questo sarà fondamentale se davvero l’Amministrazione deciderà di ricorrere alla concessione del servizio, anche se al tavolo nessuno è stato favorevole a questa forma di gestione e auspichiamo che ciò non avvenga.

Aspettiamo ora che negli incontri previsti vengano chiarite le scelte che l’Amministrazione vuole fare, e che quando il capitolato avrà una forma concreta venga portata al tavolo. Abbiamo chiesto la possibilità di approfondire i ”temi caldi” tramite incontri dedicati alle rette e alle differenziazioni per fasce Isee, alla Carta dei servizi, ai menù.

Riguardo la petizione popolare lunedì all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, è stata rimandata in Commissione Consiliare e se riparlerà insieme agli altri atti, ma speriamo che non sia l’ennesimo pretesto per alzare la tensione o per qualche altra manifestazione scenografica. Certo si è trattato di un’iniziativa che voleva sensibilizzare i cittadini sulla questione dell’importanza del “cotto e mangiato”, e tanti l’hanno firmata per questo, ma senza la consapevolezza che conteneva anche altre richieste, che se accolte ci riporterebbero indietro di 4 mesi, nell’incertezza più totale.

Chi ha seguito invece la questione più da vicino, sa bene che con fatica, e grazie al dialogo, abbiamo portato sulla nostra posizione delle cucine in loco anche l’assessore al bilancio e con lui la Giunta tutta, quindi ormai l’oggetto della petizione “lascia il tempo che trova”.

Riguardo il futuro dei Servizi Educativi Comunali, anche se siamo stupiti che il comitato nato ad hoc abbia chiesto un tavolo di discussione solo a marzo, speriamo comunque che ci sia presto un momento di partecipazione specifico analogo a quello sulle mense. E’ ormai chiaro che cavalcare il tema delle cucine in loco per difendere le scuole comunali, oltre a una certa visibilità non ha portato a nulla di concreto”

 

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