Terni, è morta la donna colpita da meningite, espianto degli organi

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ospedale di Terni 2Purtroppo non ce l’ha fatta la donna 45enne di Terni che nei giorni scorsi era stata colpita da una meningite: nel pomeriggio è iniziata la procedura per accertare la morte celebrale anche al fine di procedere all’espianto degli organi grazie al consenso espresso dai familiari. L’azienda ospedaliera prevede che gli espianti saranno portati a termine nel corso della nottata.

La donna, maestra della scuola dell’infanzia Rataplan di Terni, venerdì scorso era stata colpita da una gravissima meningoencefalite da pneumococco. In attesa del responso degli esami, temendo potesse trattarsi di una meningite da meningococco (molto contagiosa) era anche scattata la profilassi per tutte le persone ed i bambini che erano entrati in contatto con la 45enne. Gli esami avevano poi escluso una eventuale diffusività.

Aggiornamento 13/11 ore 15,25: Questa mattina è stato eseguito l’espianto di organi dalla 45enne. L’ospedale di Terni ricorda che “la diagnosi di morte cerebrale era stata fatta ieri (giovedì 12 novembre) e solo al termine del periodo di osservazione e degli esami previsti dalle disposizioni di legge per l’accertamento della morte si è potuto procedere all’espianto. Gli organi espiantati – fegato, reni e cornee – sono già stati trasferiti nei centri di trapianto di riferimento per dare nuove prospettive di vita ad altre persone. Ad effettuare gli interventi di prelievo degli organi sono state tre equipe sanitarie, una giunta da Roma per il fegato e una da Perugia per i reni, mentre l’equipe di oculistica del Santa Maria di Terni ha effettuato il prelievo delle cornee, che sono state poi consegnate alla banca degli occhi di Fabriano”.

L’azienda ospedaliera di Terni aggiunge: “L’espianto degli organi è stato possibile grazie alla sensibilità e alla generosità dei familiari della paziente che, a conoscenza della volontà della defunta di donare gli organi, hanno espresso il loro consenso all’espianto. Un nuovo esemplare gesto di generosità e di solidarietà  umana  grazie al quale altre persone in pericolo di vita o comunque affette da patologie invalidanti riceveranno presto gli organi donati per beneficiare di un importante e non altrimenti realizzabile miglioramento delle loro condizioni di vita”.

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