Questa mattina nel tribunale di Terni, davanti al gip Simona Tordelli, è iniziato il processo con rito abbreviato nei confronti di Amine Aassoul, detto Aziz, il marocchino di 29 anni accusato di avere ucciso nella notte tra il 12 e il 13 marzo scorso il ternano David Raggi ferendolo mortalmente con una bottiglia. In tanti, tra famigliari e amici della vittima, si sono ritrovati in tribunale per attendere la sentenza, che dovrebbe arrivare nel pomeriggio.
Qualche momento di tensione si è registrato all’arrivo dell’imputato: alcune persone hanno cercato di raggiungere la camionetta della polizia penitenziaria con il quale è stato trasportato Aassoul, urlandogli contro. La situazione è tornata alla normalità dopo che il fratello di David, Diego Raggi, ha invitato tutti alla calma.
Alcuni amici indossano delle t-shirt bianche con una foto sorridente di David, mentre sono stati anche affissi dei cartelloni in cui si invoca giustizia.
PARTI CIVILI Oltre ai familiari di David, anche il Comune ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. Il vicesindaco Francesca Malafoglia ha spiegato: “E’ un atto doveroso da parte dell’Amministrazione prendere questa decisione sia per esprimere la nostra vicinanza nei confronti della famiglia Raggi sia per sancire in maniera chiara la gravità del delitto commesso che, a nostro parere, rappresenta una ferita per tutta la comunità ternana. Il Comune deve assumersi il dovere di richiedere la costituzione di parte civile in tutti quei processi dove i valori fondanti di una società sono profondamente colpiti”.
Aggiornamento: Amine Assoul è stato condannato a 30 anni, qui l’articolo.