L’Arpa sembra aver cambiato marcia nel modo di affrontare la questione ambientale di Terni. Nei giorni scorsi era emersa la lettera con cui l’Agenzia di protezione ambientale sollecitava il presidente della Provincia di Terni a rivedere l’Aia dell’Ast. Oggi spunta un’altra missiva in cui la stessa Arpa critica l’Asl2 per la superficialità con cui tratta i dati relativi all’inquinamento. A rendere noto il retroscena sono Italia Nostra e WWF.
Nella lettera, il direttore del dipartimento ternano dell’Arpa, Adriano Rossi, lamenta che il materiale sulla contaminazione da alimenti ricevuto dall’Asl “risulta essere costituito esclusivamente da rapporti di prova, senza alcuna valutazione” sull’esistenza “di rischi per la salute umana”. Si legge ancora nella missiva: “La documentazione consegnata dalla Asl, per le competenze di Arpa risulta inutile e difficilmente utilizzabile, anche a fini conoscitivi. Pertanto si rimane in attesa di un riscontro che risponda alle richieste più volte sollecitate dai diversi Enti”.
La replica del direttore dell’Asl, Sandro Fratini, arriva circa 3 settimana dopo e contiene un riepilogo (per altro ritenuto incompleto da parte di Italia Nostra e WWF) dei dati sui campioni. A colpire sono due frasi contenute nella missiva di Fratini. La prima: “Alla luce dei risultati finora emersi non si è ritenuto necessario l’adozione di provvedimenti cautelativi a tutela della salute”. La seconda: “Si è deciso di fornire informazioni alla popolazione sui comportamenti da adottare al fine di ridurre il rischio di assunzione dei contaminanti dai vegetali e dalle uova”.
Si tratta di due frasi apparentemente in contrasto tra loro. Soprattutto, la seconda affermazione pare non trovare riscontri: non è infatti noto alcun comunicato stampa da parte dell’Asl che fosse volto a “fornire informazioni alla popolazione sui comportamenti da adottare al fine di ridurre il rischio di assunzione dei contaminanti dai vegetali e dalle uova”. Non risultano campagne mediatiche in tal senso, né assemblee pubbliche o convegni.
La conclusione della lettera di Fratini recita: “La valutazione del rischio in assenza di soglie di riferimento previste dalla normativa deve essere rinviata al Gruppo Tecnico di coordinamento del Ministero della Salute che, raccogliendo tutte le informazioni provenienti dai SIN nazionali, e possedendo anche tutte le informazioni sanitarie delle popolazioni di riferimento è in condizione di esprimere la predettività del rischio con maggiori competenze”.
ITALIA NOSTRA-WWF I rappresentanti delle sezioni umbre di Italia Nostra e WWF, rispettivamente Andrea Liberati e Giuseppe Rinaldi, in una nota non si limitano a segnalare le comunicazioni tra Arpa e Asl ma a loro volta criticano le lentezze della Procura e annunciano l’intenzione di rivolgersi al Consiglio superiore della magistratura e alla presidenza della Repubblica.
Questo il comunicato congiunto di Italia Nostra Umbria e WWF Umbria:
“Dioxinleaks prosegue con la lettera allegata: l’Agenzia di Protezione Ambientale (ARPA) muove legittime critiche ad ASL 2, pretendendo dal direttore generale uno standard informativo più adeguato sui dati dell’inquinamento da PCB/diossine in latte e uova.
Questa missiva segue quella non meno importante, sempre a firma ARPA, da noi segnalata qualche giorno fa, sulle cosiddette emissioni diffuse della Thyssen, polveri di metalli pesanti che, da decenni, aleggiano sopra la città e poi ricadono sui quartieri, ma anche –finalmente lo sappiamo- su insalate, latte e uova: altro che allarmismi. Rischi tangibili, invece, che non sorprendono alcuno, giacché, su tale precipuo fronte, dalla Procura di Terni si registrano tanta lentezza e mere archiviazioni da anni. Né i vuoti nell’organico dei procuratori potrebbero ricadere su chi vive qui. O dobbiamo pensare che Thyssen rappresenti ab ovo uno Stato a parte?
ARPA ricordava poi alcuni punti dell’AIA totalmente ignorati dalla Thyssen, tra cui il dovere di riciclare le scorie, avanzamento tecnologico che l’osannato ing. Marco Pucci, ex a.d. TK-AST, ora all’ILVA, aveva sdegnosamente escluso, mentre un’estesa corte dei miracoli, adusa a osservare il dito anziché la luna, andava all’attacco di chi aveva civilmente sollevato il problema. Questa forma di appeasement verso Thyssen si sta oggi rivelando un boomerang, come era prevedibile.
Non riconoscere o schivare le criticità, non investire le decine e centinaia di milioni necessari ad ambientalizzare le produzioni, oltre a rappresentare plasticamente il grado di rispetto che si ha dei lavoratori e dei cittadini ternani, conduce fatalmente alla catastrofe, generando fenomeni gravissimi anche in campo alimentare. ARPA dunque critica ASL 2, poiché la documentazione consegnata loro –i campioni di prova di latte e uova- è illeggibile, perfino ‘inutile’. Episodio che ARPA segnala in sede statale, dandone notizia al Ministero dell’Ambiente, all’Istituto Superiore di Sanità e all’ISPRA. ARPA otterrà poi dal direttore generale una replica, a nostro avviso carente, poiché non risponde ‘ai quesiti più volte posti’ in merito all’esistenza o meno di ‘rischi per la salute umana’.
Ieri intanto il Segretario di Stato Vaticano ha recisamente affermato che ‘senza legalità prevale il più forte’. Rigiriamo il messaggio del Primo Ministro di Papa Francesco al procuratore capo di Terni, dottor Cesare Martellino, cui ribadiamo apertamente la necessità di difendere con maggior concretezza la nostra comunità dagli abusi e dai soprusi ultradecennali del più forte di turno, nonché dagli intrecci tra politica e affari, come pure nel caso plateale di quel Riccardo Mancini di ‘mafia capitale’ vincitore del revamping dell’inceneritore ex Terni En.A., oggi ACEA, socia ASM. Quanti amministratori locali lo conoscono? La Procura verificherà?
Non abbiamo comunque nuovi esposti da presentare, né altre domande da formulare. E’ il nostro ultimo comunicato rivolto pubblicamente al dottor Martellino. Annunciamo che, unitamente a semplici cittadini e a una molteplicità di forze associative, culturali, politiche, con base in Umbria e a Roma, tra breve ci rivolgeremo al Consiglio Superiore della Magistratura e alla presidenza della Repubblica, diffondendo i relativi documenti ai media nazionali e locali”.