Terni, inquinamento, associazioni ambientaliste: ”Occorrono provvedimenti urgenti e radicali”

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rogo1In materia ambientale e sanitaria, a Terni occorrono provvedimenti radicali. A sostenerlo sono il circolo V.A.S (Verdi Ambiente e Società) di Terni e la Federazione provinciale dei Verdi di Terni che chiedono al sindaco e all’Asl di intervenire per bloccare le fonti di inquinamento, anche imponendo limitazioni alle produzioni dell’Ast e la chiusura dell’inceneritore Aria, oltre che adottando un provvedimento cautelativo a seguito del nuovo incendio di Vascigliano.

Il comunicato congiunto di Vas e Verdi:

“Il rogo doloso scoppiato la notte del 5 luglio in località Vascigliano di Stroncone, già pesantemente colpita da quello del 2009, rappresenta l’ennesimo attentato alla salute pubblica del territorio della conca ternana. L’incendio, avvenuto in una fabbrica di produzione di materia plastiche, comporterà l’emissione di diossina e di altre sostanze cancerogene con conseguenze facilmente immaginabili per la salute pubblica, sopratutto per le categorie sociali più a rischio quali i bambini e gli anziani oltre, ovviamente, alle persone affette da gravi patologie.

La situazione è insostenibile. E’ giunta oramai l’ora di prendere dei provvedimenti urgenti e radicali in materia ambientale e sanitaria. Le istituzioni locali, a partire dal sindaco-presidente della provincia e l’ASL devono emettere, visto che ne hanno il potere sulla base delle leggi in materia sanitaria, delle ordinanze urgenti a tutela della salute pubblica.

Riteniamo necessario perciò che

– intervengano urgentemente nei confronti della TK-AST sulla limitazione della produzione, soprattutto dell’area a caldo ,che da sola rappresenta una delle più alte fonti di inquinamento atmosferico della conca ternana; le rilevazioni dell’ARPA che periodicamente registrano sforamenti del limite massimo soprattutto per le polveri sottili sono emblematiche,

– provvedano alla chiusura immediata dell’inceneritore Aria-Acea, sito in località Maratta; è confermato da moltissimi studi che gli inceneritori emettono diossina e altre sostanze altamente cancerogene e le temperature elevate di questi giorni non fanno altro che aggravare la situazione,

– dispongano di limitare al massimo il trasporto privato (automobili) predisponendo un serio piano di mobilità alternativa( trasporti pubblici, bus- navette); il traffico automobilistico ha raggiunto, a Terni, livelli insostenibili,

– dispongano l’allargamento dell’aria a rischio, tenuto conto che la distanza via aria tra Stroncone e Terni è di 7 km e gli effetti devastanti dell’incendio superano di molto il raggio di 1,5 km previsto dall’ordinanza del sindaco di Stroncone, considerando anche che l’andamento dei venti prevalenti è da sud-ovest colpendo direttamente Terni,

– il sindaco di Terni, in qualità di autorità sanitaria locale, adotti un provvedimento sindacale cautelativo a tutela della salute pubblica secondo il principio di precauzione, come previsto dal d.c. 152/2006.

Il fatto che l’assessore all’ambiente del Comune di Terni, Emilio Giacchetti, minimizzi l’ennesimo disastro ambientale che ha colpito la conca ternana, la dice lunga sulla sua scarsa attenzione al territorio che anche lui governa. Queste misure urgenti non sono più rimandabili, in caso contrario le conseguenze sanitarie saranno devastanti”.

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