Alla faccia del gentil sesso: ieri a Terni la polizia è dovuta intervenire in tre diverse circostanze per placare furibondi liti con protagoniste donne più o meno agguerrite. Donne che non sembrano esitare nello sbraitare, minacciare e scontrarsi fisicamente.
La serie di litigi al femminile è iniziata nel pomeriggio davanti ad un bar nei pressi della stazione ferroviaria: una lite violenta tra una datrice di lavoro macedone ed un suo operaio iraniano, entrambi regolarmente residenti a Terni. E’ stato solo grazie all’arrivo della volante che la situazione non è degenerata con i due che erano appena arrivati alle mani. Gli agenti hanno riportato la calma e la donna, titolare di una ditta di taglio di legname, che era stata schiaffeggiata dall’uomo per questioni di denaro, è stata assistita dal 118.
Nella notte è scoppiata un’altra lite, in questo caso tra due ex-coniugi. A chiamare la polizia è stato l’ex-marito, un cittadino albanese, perché l’ex-moglie, di nazionalità rumena, stava prendendo a calci la porta d’ingresso chiedendo di entrare. La donna, che ha detto agli agenti di averlo fatto perché disoccupata e senza una casa, dopo essersi calmata, si è allontanata volontariamente.
Infine una lite ancora più furibonda con protagoniste quattro giovani donne, tutte di nazionalità rumena, abitanti in un palazzo di via Farini. Un’inquilina dello stabile ha chiamato la polizia raccontando che tre sue connazionali, che abitano insieme nell’appartamento sopra al suo, prendono continuamente a calci la sua porta chiedendo cibo e soldi. Quando è arrivata la polizia le tre giovani, che hanno detto di essere disoccupate, hanno continuato ad inveire conto la vicina, sputandole in faccia e tirandole una ciabatta. A fatica gli agenti sono riusciti a calmare gli animi ma nei confronti delle tre ragazze scatenate non hanno potuto prendere nessun provvedimento come l’allontanamento dalla città poiché tutte regolarmente residenti.