L’ampliamento dei posti letto del Domus Gratiae annunciato oggi finirà per essere un regalo ai “soliti noti”. A sostenerlo è il consigliere comunale Udc Enrico Melasecche che in un comunicato contesta duramente la gestione della riabilitazione che viene operata a Terni. Nella sua nota Melasecche fa nomi e cognomi di chi, secondo lui, finirà per avvantaggiarsi degli interventi al Domus Gratiae.
Il comunicato di Enrico Melasecche:
“ La tematica della riabilitazione nel nostro territorio è stata ampiamente dibattuta. Da sempre Terni, nella sua cronica marginalizzazione, soffre di una grave carenza di posti letto per la riabilitazione.negli ultimo anni a Foligno e Spoleto hanno visto sorgere diverse strutture riabilitative; fino a dicembre 2013 nella nostra città i posti letto mediamente occupati erano 16-18 anzi in alcuni periodi si scendeva a 13 posti (Natale, Pasqua, estate) letto occupati, per le naturali ferie del personale, determinando un cronico disservizio all’utenza bisognosa del nostro territorio. Tutto questo nonostante alcune aziende operanti nel settore hanno, negli anni, richiesto la piena occupabilitá dei posti letto per la riabilitazione, ma la ASL ha sempre allontanato il problema per non dare troppo fastidio ai territori politicamente più forti della provincia di Perugia.
Però la campagna elettorale riesce a fare miracoli; con la nuova programmazione i posti letto per la riabilitazione vengono aumentati e così i servizi appaltati. Purtroppo a beneficiare di questi ampliamenti di servizi sono sempre i soliti noti protetti dal potere che governa la città. Chi sono le società che gestiranno i servizi in appalto presso la Domus? Proviamo a indovinare: ALL FOODS (il vice sindaco di Terni ha qualche interesse in questa società?) che gestisce la ristorazione. ALIS e ACTL (del Ras della cooperazione locale e membro del direttivo PD Sandro Corsi) che gestiscono front Office e i servizi sanitari. SOGESI (Giorgio Di Pietro uomo forte del Partito Democratico e padre di Linda che gestisce il milionario appalto del Caos). A tutto questo si aggiunge la delibera del 12/11/2013 nella quale il Direttore Generale prevede che nel canone di affitto che la USL Umbria 2 dovrà corrispondere per la struttura della ‘Domus’ il pagamento di oltre 210.000 euro di soldi pubblici per lavori di ristrutturazione per una struttura notoriamente fatiscente.
Ci chiediamo come mai la USL non ha mai preso in considerazione le numerose richieste di trasferimento del servizio di riabilitazione in strutture nuove e costruite appositamente per fornire questo tipo di servizi? Terni deve cambiare e superare questa gestione oligarchica e autoreferenziale che distrugge alla radice ogni realistica possibilità di libero sviluppo per la nostra comunità ” .