Non era a Terni quel giorno Kujtim Beli, bensì a Padova in cerca di lavoro. E nei confronti di Demir Hyseni, che è stato freddato a colpi di pistola martedì mattina in via Galvani, non aveva nessun risentimento, anche considerando che la storia con la sua ex moglie è una storia vecchia anni che ormai non lo preoccupa più.
Questa la versione che il 60enne albanese ha rilasciato, nell’interrogatorio di Bari, al gip Annachiara Mastrorilli e al pm Marcello Quercia.
Versione che non convince le autorità, che hanno convalidato il fermo dell’uomo prima di girare il caso alla procura di Terni per competenza territoriale. A smentirlo e a sostenere la tesi del delitto passionale sostenuta dall’accusa ci sarebbero i famigliari della vittima che confermano di averlo riconosciuto quella terribile mattina e un passante che lo ha identificato dopo averlo visto buttare la pistola nel cestino.