Le contravvenzioni per eccesso di velocità emesse dall’autovelox di viale dello Stadio, installato a Terni nel novembre 2011 dall’amministrazione comunale, sono illegittime: è questo l’orientamento della prefettura sulla base di una perizia tecnica redatta dalla polizia stradale. Una notizia che era nell’aria, soprattutto dopo che Confimpresa aveva reso noto l’esito di una prima perizia della stessa polizia nella quale il famigerato occhio elettronico era già giudicato irregolare (qui l’articolo).
Dalla documentazione raccolta dalla polizia e consegnata ieri al prefetto Vittorio Saladino sono emerse alcune irregolarità nella segnaletica verticale e nel posizionamento del macchinario. Inoltre non sarebbe stata rispettata la direttiva Maroni che pone come presupposti per l’installazione degli autovelox l’elevato tasso di incidentalità e la pericolosità della strada.
Era stato lo stesso prefetto, nelle scorse settimane, a incaricare la polizia a svolgere sopralluoghi e rilievi sul posto, per verificare la legittimità dell’apparecchio, dopo la presentazione di una quarantina di ricorsi contro le contravvenzioni. La prefettura è quindi ora orientata ad accogliere i ricorsi presentati e ad annullare, di conseguenza, le multe. Facile prevedere che arriveranno altre centinaia di ricorsi di automobilisti multati: l’occhio elettronico di viale dello Stadio in poco più di un anno ha scattato almeno 20 mila salate foto (altrettante le ha scattate l’apparecchio di via Alfonsine).
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