Per prostituirsi a Terni avrebbe dovuto pagare il pizzo ad un’altra lucciola. La 34enne nigeriana protagonista della vicenda si è però rifiutata ed è stata punita: la sua collega estortrice e connazionale l’ha sfregiata al volto. Un episodio inquietante che porta alla mente i traffici criminali che spesso si celano dietro alle prostitute nigeriane in Italia ma che al momento non viene però ricondotto all’attività di organizzazioni criminali.
Dalle indagini dei carabinieri è emerso che da tempo una 27enne nigeriana pretendeva il pagamento mensile di 250 euro dalla sua collega 34enne affinché questa potesse battere sui marciapiedi ternani. Ieri sera, di fronte al rifiuto di pagare la mensilità, la giovane ha preso una lametta e l’ha usata per sfregiare al volto la connazionale e quindi si è data alla fuga. La prostituta colpita ha riportato una ferita profonda, giudicata guaribile in 14 giorni dai medici del pronto soccorso, che potrebbe però lasciarle una cicatrice permanente.
I carabinieri intervenuti, dopo una breve ricerca e grazie alle indicazioni della donna aggredita, hanno rintracciato, nascosta tra la vegetazione lungo la linea ferroviaria in via Tito Oro Nobili, l’aguzzina. Su indicazione dell’autorità giudiziaria la 27enne è stata denunciata in stato di libertà per lesioni aggravate e favoreggiamento della prostituzione.
I marciapiedi di Terni sembrano essere sempre più contesi. Il controllo del territorio e il diritto di prostituirsi era infatti stato al centro di una rissa scoppiata solo due settimane fa alla quale avevano partecipato prostitute straniere e loro amici (qui l’articolo).