TERNI STEELERS Addario Federico, Almeida Dayan, Astolfi Lorenzo, Baiocco Pietro, Benenati Carmelo, Bianchi, Brozzetti, Bussetti, Capolsini, Capradossi, Clementoni, Cocchi, Conti, Crocelli, Fagioli A., Fagioli N., Fagotti, Feroce, Ferri, Fringuelli, Lattanzi, Marcantoni, Marini, Martelli, Onofri, Pallini, Rosati, Sabatini, Santoni, Spagnoli, Spanò, Torelli, Zenoni.
CONDOR GROSSETO Barellini, Batisti, Cannatela, Caruso, Ceccarelli, Corsini, Daviddi, Dieng, Doganieri, Donati, Duro, Francese, Giustanini, Iaconelli, Leonardelli, Moretti, Muraro, Nardi, Pastorelli, Pisani, Ponticellli, Profeti, Ribollini, Riemma, Rotelli, Sciamacca, Scorza, Seratini, Simoni, Vescera.
Domenica assolata per gli spettatori dell’impianto sportivo della Virtus. Rovente oltre che alla temperatura il pathos degli spettatori per questo atteso quarto di finale dei playoff della South Conference. Si affrontano i padroni di casa Steelers contro la compagine dei Condor di Grosseto. Chi perde è fuori. Un centinaio i presenti. Inizia la giornata con la presentazione dell’inno degli Steelers a cura dei Laccati e Sfonati. La fonica dell’evento, e il sound system è stato invece curato da Alex J. Prima dell’avvio delle ostilità viene rispettato dai presenti un minuto di silenzio per le vittime del terremoto e per i ragazzi morti amanti del football americano. Stefano Caligiana è stato lo spekear che in filodiffusione ha intrattenuto e coivolto la folla con la cronaca della partita.
LA CRONACA
Avvio amaro degli Steelers che compiono una disattenzione in difesa e subiscono il primo touchdown con relativa realizzazione nei primi minuti del primo quarto di gioco. Sostenuti dal pubblico, i ternani, non si sono fatti scoraggiare e tramite una fuga felina dell’italocubano Almeida accorciano le distanze 7 a 6. Dopo il TD vi è la realizzazione del kick ad opera di Samuel Maria Crocelli. 7 pari. Giustalini del Grosseto con un’abile manovra di placcaggio riesce però dopo pochi minuti a riportare gli ospiti in vantaggio. Viene fallita la realizzazione quindi 13 a 7. Una partita avvincente, combattuta e giocata molto correttamente dai players. Un’incontenibile Frisio, all’anagrafe Matteo Lattanzi, coadiuvato dai placcaggi dei suoi compagni di squadra riesce ad incunearsi nella difesa dei Condor e mettere a segno una meta che trascina gli Steeelers in parità 13 a 13. La realizzazione di Crocelli li porta sul 14-13. Dopodiche ci sarà un’ulteriore meta ad opera degli sparvieri grossetani che li riporterà in vantaggio 19 a 14. Dopo ci sarà la realizzazione che li porterà a 21. Partita al cardiopalma. Quando sta per finire anche l’ultimo quarto c’è un touchdown decisivo di Almeyda che porterà gli Steelers ad una sola lunghezza. Crocelli realizza il kick 21-21. Finisce il tempo a disposizione delle squadre. Si andrà all’overtime. Vuol dire che ogni team ha un drive di attacco. Se uno dei due team segna, c’è la possibilità del drive anche per l’altra squadra. Qualora il team che ha subito il punto non realizzerà punti perderà il match. Una specie di calci di rigore per dirla calcisticamente. Gli Steelers con abnegazione e concentrazione riescono infine a realizzare al quarto tentativo una segnatura da tre punti. Dopodichè ci sarà un’abile difesa del defensive team che darà in mano ai nostri atleti la vittoria. Intervistato il giovane Matteo Lattanzi “E’stata una vittoria di cuore”, sostiene, “Abbiamo tirato fuori il carattere e le palle e abbiamo vinto con la testa”. Prossimo appuntamento per gli Steelers i temibili PATRIOTS di Bari che hanno asfaltato i crotonesi Achei 60 a 34.
COMMENTO
Gli Steelers hanno dovuto fronteggiare l’assenza di almeno due elementi importanti e si sono dimostrati solidi e coriacei nonostante le assenze. Pecche d’inesperienza per i lanci di Fringuelli inefficaci. L’esperienza non si compra al supermercato; occorre sudare ancora di più per potersi migliorare e potersi regalare delle soddisfazioni che sono veramente alla portata di mano degli Steelers. Onore delle armi per i grossetani che hanno disputato una bellissima partita e hanno venduto cara la loro pelle.