Terni, Unione Civica: “La Regione stanzi subito i fondi per il polo universitario”

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aula universitàIl campanello d’allarme l’aveva lanciato l’associazione per Terni Città Universitaria e adesso la mobilitazione per cercare di salvare il polo ternano dalla chiusura cresce. L’Unione Civica per Terni, nascente movimento che riunisce Progetto Terni, Terni Dinamica, Terni Oltre e Il Giacinto, va all’attacco e chiede alla regione un segnale concreto: “Dopo la chiusura dei corsi di Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione – scrivono in una nota – e il repentino  abbandono delle varie strutture (citiamo brevemente Collescipoli e Maratta) costate alla collettività ternana oltre 20 milioni di euro, la situazione dell’ Università di Terni desta molta preoccupazione: sono infatti a rischio anche i restanti corsi di Economia, Ingegneria e Scienza dell’investigazione,  facendo vacillare finanche Medicina”.

“E’ necessario uno shock – proseguono – è urgente che entro il mese di Maggio la Regione ed il Comune mettano a disposizione tutti i fondi necessari per il prosieguo garantito nel tempo di tutte le predette Facoltà universitarie a Terni. L’Unione Civica per Terni ritiene pertanto necessario difendere l’Università di Terni invitando il Sindaco ad agire in modo immediato, con coraggio e ambizione.Inutile rimarcare i tanti, troppi errori del passato, la decisione ormai chiara dell’Università di Perugia di abbandonare il polo ternano con la logica del “mors tua vita mea”, adesso è fondamentale trovare una alternativa per garantire il presente ed il futuro della Università di Terni, sviluppando nuove partnership e coinvolgendo anche altre Università italiane e straniere, vogliamo guardare oltre, Roma è vicina ed in grado di decentralizzare alcune facoltà. Terni ha bisogno di azioni concrete. Non si può assistere passivamente alla lenta e progressiva decomposizione della  città sottostando alla indecisione, anche voluta, di coloro che per vari motivi non stanno difendendo l’Università di Terni”.

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